Donazioni per i profughi: ora si può anche sui social

La sottoscrizione La Fondazione Comunità Bergamasca ha aperto la possibilità su Facebook e Instagram. La raccolta è a quota 1.117.500.

Anche nel fine settimana di Pasqua tante donazioni sono arrivate a sostegno della sottoscrizione «Un aiuto per l’Ucraina», la raccolta fondi promossa dalla Caritas con L’Eco di Bergamo e la Fondazione della Comunità Bergamasca per dare un aiuto alle attività di accoglienza e d’integrazione dei profughi arrivati nella nostra provincia dall’inizio della guerra. Il nuovo aggiornamento porta oggi il contatore alla somma di 1.117.550 euro; tanto hanno donato migliaia di bergamaschi in un mese e mezzo, grazie anche al coinvolgimento di enti e istituzioni, che in queste settimane hanno ampliato il fronte della solidarietà che ancora una volta la provincia di Bergamo è riuscita a mettere in campo per sostenere questa nuova emergenza sociale, dopo quella sanitaria di due anni fa.

La rete di solidarietà

Fanno parte della cordata anche Ascom, Bergamonews, Confindustria, Confcooperative, Camera di Commercio, Università, Ance, Fondazione Mia, il Consiglio Notarile di Bergamo, il Consorzio dei Pasticceri Artigiani e gli Ordini dei consulenti del lavoro e dei commercialisti.

D’ora poi ci sarà anche un nuovo modo, più semplice e rapido, per effettuare le donazioni: la Fondazione della Comunità Bergamasca ha aperto infatti la possibilità di effettuare un versamento anche attraverso i suoi canali social: «Un modo per intercettare anche il pubblico più giovane, che frequenta i social network ed è attento a iniziative di solidarietà e filantropia – ha detto il presidente Osvaldo Ranica –. Con un semplice gesto, facile e immediato, da oggi (mercoledì 20 aprile) si può donare alla Fondazione della Comunità Bergamasca anche attraverso la pagina Facebook e Instagram a beneficio dei tanti progetti promossi da associazioni, enti e organizzazioni locali del Terzo Settore, moltiplicando le donazioni e contribuendo allo sviluppo sociale e culturale del territorio». Nei giorni scorsi la Fondazione aveva annunciato il primo progetto pensato per i bambini ucraini, da finanziare con i fondi raccolti da «Un aiuto per l’Ucraina» con uno stanziamento di 50mila euro.

Nel frattempo non si ferma il lavoro di accoglienza della Caritas per i profughi in arrivo dalle città più colpite dalla guerra, che ha già iniziato anche a utilizzare le donazioni per sostenere le comunità locali, soprattutto religiose, che si sono mobilitate da subito per garantire vitto e alloggio ai rifugiati.

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