Dopo il malore in quota Simone Moro torna dal Nepal: «Ora il cuore sta bene»

L’ALPINISTA. «Dopo molto tempo, trascorrerò il periodo natalizio al caldo e a casa, concedendomi qualche giorno di tranquillità», ha raccontato.

«Ora sto bene, ancora tre o quattro settimane e si riprendono gli allenamenti». L’alpinista bergamasco Simone Moro guarda al futuro con grinta dopo l’attacco cardiaco accusato durante un’escursione al Mera Peak sull’Himalaya in Nepal. Ricoverato per alcuni giorni all’ospedale Hams della capitale Kathmandu, dove gli è stata ripulita l’aorta coronarica che era tappata, il re dell’alta quota - detentore del record di quattro vette di 8mila metri scalate durante la stagione invernale - rassicura tutti, mentre si appresta a tornare in Italia per ulteriori accertamenti.

«Fortuna e salute cardiaca»

«La solita combinazione di fortuna e salute cardiaca mi ha permesso di superare indenne anche questa avventura - racconta Moro -. Zero interventi al cuore ma solo sangue troppo denso e coagulato combinato a disidratazione che mi hanno occluso l’aorta coronarica sinistra. Sono riuscito a resistere 24 ore a 5mila metri prima che giungessi in ospedale con l’elicottero e prima che i medici “stappassero” la coronaria». Moro ne approfitta per ringraziare tutti per i numerosi messaggi di supporto e sostegno ricevuti in questi giorni, da Bergamo ma non solo: «Ora il cuore va che è un violino e mostra pochi segni di sofferenza - conclude il 58enne -. Tra poco sarò in Italia per un ulteriore controllo all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Quest’anno, dopo molto tempo, trascorrerò il periodo natalizio al caldo e a casa, concedendomi qualche giorno di tranquillità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA