Ex complesso dei Celestini a Bergamo, lunedì l’acquisto del Politecnico delle arti

IL PASSAGGIO. Costerà 7 milioni di euro (5 da Cassa depositi e prestiti e 2 dell’istituto); dal Mur 9,5 milioni per ristrutturare.

Bergamo

Un bel cadeau di Natale per il Politecnico delle Arti, che finalmente porta a casa l’ex complesso dei Celestini da destinare a nuova sede dell’istituto. Giovedì è stato stipulato il mutuo con Cassa depositi e prestiti e lunedì 22 dicembre ci sarà l’atto d’acquisto con l’attuale proprietà (le suore Sacramentine).

«Ci siamo», conferma Giorgio Berta, presidente dell’istituto di alta formazione Afam (che accorpa Conservatorio e Accademia delle Belle Arti), il primo fautore dell’operazione, che non ha mai mollato anche quando la strada si è fatta in salita. A ottobre proprio Berta aveva indicato la scadenza di fine anno per chiudere la fase operativa, e i tempi sono stati rispettati.

Lunedì la sottoscrizione del primo contratto e dopo i 60 giorni stabiliti per legge per consentire allo Stato di esercitare l’eventuale diritto di prelazione si arriverà al secondo contratto, che oltre all’acquisto stabilirà anche il trasferimento della proprietà. L’acquisto degli ex Celestini si aggira sui 7 milioni di euro. Cinque li metterà Cassa depositi e prestiti e due il Politecnico, fondi già in cassa. La compravendita di fatto «sblocca» i 9,5 milioni di euro che il Mur ha stanziato per ristrutturare il complesso di Borgo Santa Caterina.

L’iter dell’operazione

Tutti i tasselli (compresa l’autorizzazione del Mef all’acquisto) sono andati al loro posto. «Ora si tratta di individuare la stazione appaltante dei lavori – traccia la road map Berta –. Le interlocuzioni sono in corso ed entro gennaio contiamo di individuare il soggetto che gestirà il cantiere». Si sta tastando il terreno con Comune, Provincia, Provveditorato regionale e anche Università, per verificare chi potrebbe giocare la palla. Dopodiché si potrà partire con il recupero.

I termini del progetto

La «dead line» è il 31 dicembre 2028: «Entro quella data gli spazi dovranno essere pronti perché scade il contratto d’affitto dell’attuale sede del Conservatorio, in via Palazzolo», ricorda il presidente. Fin qui, infatti, si era parlato di trasferire agli ex Celestini solo il Conservatorio, ma la destinazione pare essere non ancora così univoca. In fase di progettazione esecutiva si capirà meglio come organizzare gli spazi e quali saranno le destinazioni. Ci sarà anche un confronto interno con gli insegnanti per capire meglio quali saranno le necessità.

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