Ex Italcementi, partita la demolizione: 150 nuovi appartamenti entro il 2026 - Video

Bergamo città. Sono iniziati venerdì 14 ottobre i lavori di demolizione dell’ex sede Italcementi, tra via Madonna della Neve e via Camozzi, dove sorgerà il nuovo quartiere residenziale «Il Camozzi». Primi alloggi pronti entro il 2024.

Con la prima «pinzata» sono iniziati ufficialmente i lavori di demolizione dell’ex sede Italcementi di via Camozzi a Bergamo, che lascerà spazio al nuovo quartiere residenziale «Il Camozzi». Poco dopo le 17 di venerdì 14 ottobre si è tenuta la cerimonia del «Demolition Day», preceduta dalla benedizione del cantiere da parte di monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo. Il timing per il nuovo complesso prevede la consegna dei primi appartamenti entro il 2024, mentre l’operazione immobiliare si concluderà nel 2026 con la costruzione di circa 150 unità abitative. Nell’area, che si sviluppa tra via Madonna della Neve e via Camozzi, proseguiranno per alcune settimane i lavori di abbattimento dei vecchi edifici, sui quali nelle scorse settimane si è proceduto al cosiddetto strip out per rimuovere arredi e tutti i materiali da riciclare (moquette, parquet, infissi, controsoffitti e tapparelle su una superficie di 24 mila metri quadrati) dagli edifici, sposando il concetto di economia circolare.

Finalista ai «The plan awards»

Il progetto di riqualificazione urbana, portato avanti da Ferretticasa Spa e curato dall’architetto Adolfo Suarez dello studio Lombardini22 (tramite la business unit L22 Living, che si è aggiudicata il concorso indetto dalla società immobiliare di Dalmine) ha già suscitato parecchio interesse al di fuori dei confini provinciali, visto che è stato presentato con l’esperienza in virtual reality al Cersaie di Bologna, il salone internazionale dedicato alla ceramica in architettura. Il Camozzi è ora in finale ai «The plan awards», premio internazionale di eccellenza in architettura, interior design e pianificazione urbana, che verrà annunciato il prossimo 17 novembre e vede coinvolta una giuria di livello internazionale composta da personalità di spicco nell’ambito della progettazione, del design, del real estate e del mondo accademico.

«Un mix funzionale»

«L’idea di progetto parte dall’interpretazione del lotto, disposto in un’area densa di Bergamo Bassa, in relazione al contesto della città – sottolinea Adolfo Suarez, architetto e Partner di Lombardini22 -. La sua vicinanza al borgo storico e alla città piacentiniana ne fanno un settore di città di assoluto pregio, in cui il progetto si inserisce in continuità con il tessuto esistente. Il progetto, orientato alla sostenibilità, propone un mix funzionale con edifici che si adattano al contesto, con spazi aperti e di collegamento». I vecchi edifici saranno demoliti per la realizzazione, che avverrà in due fasi, di un nuovo complesso residenziale con piano terra commerciale per una slp, superficie lorda di pavimento, complessiva di circa 17.800 metri quadrati. Il complesso, costituito da 4 differenti volumi, si sviluppa attorno a una corte verde privata ad uso del complesso e include due piani interrati utilizzati come autorimessa.

Ex Italcementi, la demolizione. Video di Yuri Colleoni

Complesso unico

Lo sviluppo residenziale è pensato come un unico complesso con portineria comune, con accesso da via Camozzi, strada sulla quale il volume viene arretrato per definire una nuova piazza pubblica. Il progetto si caratterizza per l’eterogeneità̀ delle facciate attraverso l’uso di molteplici materiali, aperture e logge. «Le facciate esterne dei volumi che danno su via Camozzi e via Madonna della Neve sono composte da moduli che si adeguano al ritmo urbano riprendendo la frammentazione verticale esistente – aggiunge l’architetto Suarez -. Le facciate interne si aprono verso la corte con un unico linguaggio architettonico caratterizzato da un sistema di logge continue e pareti vetrate. Il piano terra è concepito come basamento che si differenzia dal linguaggio architettonico superiore. Il marcapiano diventa l’elemento di continuità̀ in una facciata flessibile che si apre verso l’esterno. Infine le torri interne sottolineano e danno forza allo spazio di passaggio tra il paesaggio del nuovo parco e quello del costruito. Le facciate si staccano dal contesto definendo un linguaggio unico, per lo più monometrico, che enfatizza il ruolo del complesso come spazio di transizione. Le facciate sono disegnate da grandi aperture che si estendono fuori dal modulo base e che riflettono il parco e lo portano all’interno dello spazio domestico, mentre il ritmo della facciata è scandito da diverse pietre».

Demolizioni finite entro il 2023

Despe Spa procederà con le demolizioni, che inizieranno dai fabbricati interni, per poi proseguire con le parti che si affacciano su via Camozzi e via Madonna della Neve. Le operazioni verranno portate avanti in maniera tradizionale, mediante l’utilizzo di escavatori muniti di pinze frantumatrici e cesoie idrauliche. Verranno inoltre predisposti e utilizzati cannon-fog per bagnare durante la demolizione ed evitare il sollevamento di polveri, oltre che teli pesanti sostenuti da autogrù per i lavori perimetrali. Le demolizioni si concluderanno nei primi mesi del 2023 e nel contempo si proseguirà con la rimozione del materiale. In questa fase dove entrerà in gioco l’Impresa Milesi Geom. Sergio Srl, che procederà al carico, al trasporto e allo smaltimento di tutte le macerie frantumate, che diventeranno materia prima secondaria da utilizzare in ambito edile, grazie ad un ciclo produttivo che permette il recupero dei materiali. Il passo successivo saranno gli scavi e la gettata delle fondamenta, sulle quali poggeranno nuove abitazioni, spazi verdi, negozi e uffici con un corpo di fabbrica di classe energetica superiore, arretrato rispetto alla strada, che permetterà fra l’altro di costruire un ampio marciapiede alberato, in linea con lo stile del centro piacentiniano.

«Un passaggio fondamentale e simbolico»

«L’inizio delle demolizioni rappresenta un passaggio fondamentale, oltre che simbolico, per dare il via ai lavori veri e propri che porteranno alla nascita di un nuovo quartiere nel centro di Bergamo e in un’area molto affascinante anche dal punto di vista storico – commenta Giuseppe Ferretti, presidente di Ferretticasa Spa -. Abbiamo scelto partner eccellenti e di grande esperienza per questo importante progetto di recupero e di riqualificazione urbana che restituisce alla città di Bergamo un pezzo importante del centro. Tra pochi anni questa zona vivrà di luce propria grazie a tante giovani famiglie che vivranno il nuovo quartiere».

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