Furti in casa con le chiavi lasciate nelle auto: presi tre sospettati - Video

CARABINIERI DI BERGAMO. Sarebbero autori di 10 furti in città e provincia: prendevano le chiavi lasciate nelle auto e ripulivano gli appartamenti mentre le vittime erano al ristorante. La banda composta da italiani tra i 25 e i 35 anni residenti sul territorio.

Alle prime luci dell’alba di venerdì 20 ottobre, i carabinieri di Bergamo, coadiuvati dai militari dei comandi provinciali di Torino e Brescia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Bergamo nei confronti di tre sospettati di aver commesso 10 furti in Bergamo e provincia. L’attività condotta dalla sezione operativa della Compagnia di Bergamo, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, ha consentito di scoprire cinque furti in abitazione e altrettanti su autovettura commessi nei comuni di Bergamo, Bolgare, Brusaporto, Cavernago, Zandobbio, Costa di Mezzate, Fontanella e Nembro.

Le auto clonate

La banda era ben organizzata e aveva a disposizione automobili di grossa cilindrata alle quali venivano applicate targhe clonate e, di volta in volta, sulla carrozzeria una pellicola di colore diverso tale da rendere il veicolo ancora più simile a quello abbinato alla targa clonata, rendendo particolarmente complesse le operazioni di identificazione del mezzo e di conseguenza il suo rintraccio.

Furti in casa con le chiavi lasciate nelle auto: presi tre sospettati. Video

Le chiavi di casa in auto

Il modus operandi utilizzato per setacciare gli appartamenti era particolarmente astuto: consentiva loro di agire indisturbati e al contempo impediva alla vittima di accorgersi nell’immediatezza del furto subito. La banda setacciava i parcheggi nei pressi dei ristoranti e, individuato il veicolo, uno dei componenti del gruppo, in contatto radio con gli altri, dopo aver accertato che il proprietario fosse all’interno del locale, dava il via libera ai suoi complici che forzavano la serratura senza lasciare alcuna traccia. Guadagnato l’accesso al veicolo e verificata la presenza delle chiavi dell’abitazione, in molti casi lasciati per comodità nel porta oggetti, la banda risaliva, tramite i dati riportati nel libretto di circolazione, all’indirizzo di residenza dove si recava immediatamente per consumare il furto. Subito dopo aver ripulito gli appartamenti, le chiavi venivano nuovamente riposte a bordo delle autovetture degli inconsapevoli proprietari e i ladri si allontanavano dal parcheggio senza lasciare alcuna traccia. Nei casi in cui i proprietari dei veicoli erano stati attenti a non lasciare le chiavi della loro abitazione in auto la banda si limitava ad asportare gli oggetti di valore presenti all’interno dell’abitacolo.

Carabinieri, l’intervista a Carmelo Beringheli. Video

Presi a Orio al Serio

Le elaborate attività investigative hanno consentito lo scorso giugno di arrestare in flagranza di reato due degli indagati che, dopo aver commesso un furto in abitazione a Bolgare con la tecnica sopradescritta, si davano alla fuga, venendo raggiunti, dopo un inseguimento, all’interno di un centro commerciale ad Orio al Serio. Proprio in quella circostanza venivano rinvenuti nella loro disponibilità apparati radio portatili, arnesi atti allo scasso e targhe clonate. Le persone arrestate, tutte italiane, già note alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, hanno un’età compresa tra i 25 e i 35 anni e sono residenti in provincia di Bergamo. Alla luce di quanto accertato si esortano gli automobilisti a non lasciare né oggetti di valore all’interno dei veicoli e soprattutto le chiavi delle proprie abitazioni, fanno sapere i Carabinieri.

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