Furti, spaccio, frodi: giù i reati nel 2023. «Paga la sinergia tra le forze dell’ordine»

IL BILANCIO. L’anno si chiude con dati positivi per la sicurezza: le estorsioni scese del 26%, gli stupefacenti del 7,4%. Crescono rapine e violenze sessuali. Il prefetto Forlenza: «Ha funzionato il grande lavoro di coordinamento».

Il 2023 si chiude con un calo generalizzato dei reati a Bergamo e provincia. Lo dicono i dati raccolti dalla Prefettura (sulla base delle denunce presentate a tutte le forze dell’ordine) al termine di un anno particolare, che ha visto la nostra città registrare un aumento del 40% dei turisti in occasione della Capitale italiana della Cultura, assieme a Brescia, e balzare nel contempo al quinto posto nella classifica della qualità della vita de «Il Sole 24Ore». Classifica che contempla tra gli indicatori proprio sicurezza e legalità. Nel 2023, dunque, Bergamo è diventata una città più vissuta, più vivibile e più sicura.

E i dati non possono che soddisfare il prefetto Giuseppe Forlenza: «È innegabile che quest’anno si siano raggiunti risultati significativi in termini di riduzione della criminalità. A questo si è arrivati, in un anno particolare come il 2023 caratterizzato dalla Capitale della Cultura, grazie al grande lavoro di coordinamento e sinergia tra le forze dell’ordine che operano nel territorio di Bergamo e provincia e con le quali i rapporti sono da sempre davvero ottimali».

Coordinamento che fa capo per l’appunto alla Prefettura, che nel corso del 2023 ha convocato regolarmente il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, il vertice operativo di tutte le forze dell’ordine e delle istituzioni via via coinvolte nell’ambito della sicurezza e che, sotto la guida del prefetto, ha presidiato fenomeni e situazioni. I numeri sono del resto inconfutabili e restituiscono un quadro granitico del fenomeno, che va oltre le sensazioni del momento: storicamente, per esempio, proprio l’ultima parte dell’anno è, da sempre più incline a registrare un aumento dei furti nelle abitazioni e anche questo 2023 non è stato da meno. Così come non lo erano stati gli altri periodi dell’anno notoriamente caldi da questo punto di vista, in particolare l’estate. Alla fine dell’anno, però, il quadro d’insieme va confrontato con i dati dell’anno precedente e, in generale, il numero dei reati è in calo.

Quasi 14mila furti: -5,2%

Partiamo per l’appunto dai furti. In tutta la Bergamasca, da gennaio al 26 dicembre scorso (che è l’ultimo dato disponibile) sono stati denunciati quasi 14mila furti: precisamente 13.974, di cui 3.648 a Bergamo città. In tutto il 2022 i furti denunciati erano stati oltre 700 in più: 14.752, di cui 3.150 nel capoluogo. Una diminuzione percentuale, dunque, pari a -5,27%, con una crescita circoscritta al solo capoluogo. Il dato comprende tutti i tipi di furti: nelle abitazioni, nei negozi, nelle aziende, di auto, motocicli e ciclomotori, su vetture parcheggiate, fino a quelli compiuti con destrezza.

Crescono, nel contempo, le rapine (anche in questo caso il dato comprende tutte le tipologie, dai furti degenerati in rapina ai colpi alle attività commerciali o agli uffici postali, mentre resta pari a zero il numero di rapine ai danni di filiali di banche): l’aumento tra il 2022 e il 2023 è stato pari al 14%, con i dati assoluti passati da 369 (di cui 129 in città) a 421 (di cui 160 in città). Lievissimo aumento – pari all’1,5% – anche delle ricettazioni, passate da 257 a 261. Crescono anche le denunce di violenze sessuali, sintomo che c’è ancora tanto da fare su questo fronte nonostante le numerose iniziative di sensibilizzazione che si sono registrate anche durante il 2023: 11 le denunce in più registrate quest’anno (10 in provincia e una in città), con un dato assoluto salito da 112 a 123 e una crescita percentuale del 9,8%.

Nel 2023 gli omicidi dolosi sono stati 6 come nel 2022, mentre i tentati sono scesi del 66,6%, passando da 21 a 7 (e da 4 a 2 in città). Scesi anche gli omicidi colposi, passati da 32 a 25 (e da 8 a 6 nel capoluogo), con una diminuzione percentuale del 21,8%. Sono invece diminuite del 4,7% le lesioni dolose, passate da 1.082 a 1.031 (e da 212 a 203 a Bergamo città), mentre le denunce di percosse hanno registrato un calo dell’8,2%, passando da 399 a 366 (in città da 52 a 42), così come sono diminuite le denunce di minacce, scese in un anno da 1.259 a 1.098 (e da 178 a 150 in città), con un calo del 12,7%.

Tra i reati che hanno registrato la maggiore flessione negli ultimi 12 mesi ci sono le estorsioni, diminuite del 26,3% e scese infatti da 247 a 182 in tutta la Bergamasca e da 89 a 37 nel capoluogo.

Frodi e delitti informatici

Il fenomeno dei delitti informatici aveva registrato un’impennata durante la pandemia: molti criminali vi si erano dedicati perché impossibilitati a compiere gli altri tradizionali reati di persona. Nel confronto tra il 2022 e l’anno che si sta chiudendo emerge una lieve riduzione delle truffe e frodi informatiche (che colpiscono soprattutto la fascia più anziana della popolazione), passate da 4.693 a 4.670 (e in città da 813 a 778), con un calo pari allo 0,5%. I delitti informatici, nel contempo, sono leggermente cresciuti: +3,6 l’aumento percentuale tra il 2022 e il 2023, con un dato assoluto passato da 554 a 574 denunce (e da 121 a 123 nel capoluogo). In pratica si sono registrati 20 delitti informatici in più in un anno.

Il risvolto peggiore, sempre sul fronte informatico, si registra però nelle denunce di un reato particolarmente odioso perché riguarda i minorenni: si tratta dello sfruttamento della prostituzione minorile e della pornografia minorile. I dati non sono corposi – 28 i casi quest’anno, contro di 20 dell’anno scorso – ma sono il sintomo di situazioni di ricatti e minacce soprattutto tra minorenni nell’ambito del cosiddetto «revenge porn», l’invio di foto o filmati intimi poi diffusi a terzi senza il consenso dell’interessata o dell’interessato, poi ricattato per la loro cancellazione.

Giù anche lo spaccio di droga

Non da ultimo il capitolo della diffusione degli stupefacenti, fenomeno storicamente purtroppo legato alla Bergamasca, in passato teatro anche di diverse corpose indagini antidroga, dalle quali era emerso l’interesse dei narcrotrafficanti verso il nostro territorio perché sostanzialmente ricco e benestante. Ebbene, quest’anno anche il traffico di droga a Bergamo e provincia ha registrato una flessione, percentualmente pari al 7,4% per quanto riguarda le denunce di reati legati agli stupefacenti, scese dalle 418 del 2022 (di cui 175 a Bergamo città) alle 387 di quest’anno (di cui 115 nel capoluogo). A scendere è stato – a leggere i numeri – lo spaccio al dettaglio: le denunce sono passate da 302 a 271, pari a un -10%. Identiche, invece, le denunce per produzione e traffico di droga: 27 sia nel 2022 sia quest’anno. Nel 2023, tuttavia, si è registrata una denuncia per associazione per delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti.

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