
Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 02 Luglio 2025
Ha 101 anni e regala un’ambulanza alla Croce Rossa: «Aiuto chi ha bisogno» - Video
IL GESTO DI GENEROSITÀ . Il mezzo donato da Athos Lavezzari è dotato di apparecchiature sofisticate per il soccorso «In ricordo di mio padre, milite della Croce Rossa».
Ha 101 anni, energia da vendere, una memoria imbattibile, ma soprattutto un grande cuore. Athos Lavezzari, classe 1924, è un arzillo signore residente a Bergamo, nel quartiere della Malpensata che, grazie ad una donazione, ha regalato al Comitato di Bergamo della Croce Rossa Italiana un’ambulanza dotata di una strumentazione all’avanguardia.
Nonostante l’afa, il signor Lavezzari ha voluto essere presente sabato pomeriggio a Villa d’Almè nella sede della Croce Rossa per l’inaugurazione ufficiale: è stato lui il primo a salire a bordo in totale autonomia per conoscerne strumentazioni e allestimento, appena dopo il taglio del nastro e dopo aver accarezzato con emozione il nome di suo padre impresso sulla fiancata del mezzo.
Il dono in ricordo del padre
«Ci stavo pensando da molto tempo – ha affermato Athos – e finalmente all’inizio dell’anno, dopo alcuni incontri con l’amico avvocato Salvatore Sbriglione e con il Comitato di Bergamo della Croce Rossa, siamo riusciti a concretizzare una donazione per ricordare mio padre, il maresciallo maggiore Guido Lavezzari che fu milite della Croce Rossa di Bergamo, insignito di medaglie e onorificenze per aver prestato servizio a Messina, nel dopo terremoto del 1908».
Il mezzo, dal costo complessivo di circa 100mila euro, «è dotato – ha spiegato Gianluca Sforza, presidente del Comitato di Bergamo della Croce Rossa - di una strumentazione sofisticata e di una barella ammortizzata per il trasporto in comfort e sicurezza dei pazienti gravemente traumatizzati. Siamo davvero grati per questo gesto di solidarietà e vicinanza alla Croce Rossa».
In occasione della cerimonia, oltre ad amici di Athos e volontari Cri, era presente anche Maurizio Bonomi, presidente regionale della Cri, ex presidente del Comitato di Bergamo, e Pier Carlo Gamba, volontario di Bergamo, che ha seguito sin dai primi passi la donazione.
La storia di Guido e Athos Lavezzari
«Avevo solo dieci anni quando mio papà è venuto a mancare ma ricordo bene quando mi portava con lui a piedi fino all’ospedale di Bergamo e andavamo a visitare i pazienti nei reparti – ha confidato con la voce rotta dall’emozione il centenario, che fino allo scorso anno si poteva vedere sfrecciare per le vie di Bergamo al volante della sua Cabrio blu - Sono certo che è stato mio papà dal cielo a guidarmi in questa mia decisione di aiutare la Cri. Nel corso della mia lunga vita mi sono dedicato con passione al mio lavoro, ho viaggiato molto in diversi continenti e ho coltivato tanti hobby e passioni, dalla pittura al teatro, passando per l’opera lirica. Non sono mai riuscito a dedicarmi ad attività di volontariato, ma ora ho coronato un mio desiderio con questa donazione in ricordo di mio padre, che potrà essere un aiuto concreto per soccorrere e aiutare chi ne avrà bisogno».
Una giornata carica di emozioni per Athos che ha ricevuto una pergamena dalle mani del presidente Sforza, altrettanto emozionato, perché, ha detto, «solitamente è la Croce Rossa ad aiutare la comunità, e invece, questa volta, è un centenario a venire in nostro soccorso».
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