Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 24 Ottobre 2025
Il Comune di Bergamo aderisce alla Carta etica dello sport
LA FIRMA. Un documento che si basa sul principio della pari accessibilità alla pratica sportiva per uomini e donne.
Bergamo
Il Comune di Bergamo ha aderito alla Carta etica dello sport, rivolta al superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport. Il documento è redatto da Assist (Associazione nazionale atlete) in collaborazione con Soroptimist International Italia, organizzazione mondiale su base volontaria di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che promuove l’avanzamento della condizione femminile, la piena realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani.
Un documento, spiega Palazzo Frizzoni, che «si basa sul principio della pari accessibilità alla pratica sportiva per uomini e donne, l’esplicitazione della valenza educativa e di inclusione della pratica sportiva come forma di contrasto a ogni discriminazione disagio e violenza, la presa d’atto che lo sviluppo della pratica sportiva femminile costituisce un parametro di civiltà e democrazia, a cui numerosissimi Comuni hanno già aderito e dimostrato il loro sostegno».
Cosa prevede la Carta etica dello sport
Tra i diversi articoli, la Carta prevede una serie di impegni per il Comune:
- Garantisce la dignità, l’autodeterminazione, la serenità e la felicità delle atlete che praticano attività motoria e sportiva a qualsiasi titolo e a qualunque età promuovendo e sostenendo campagne di informazione, contro ogni azione discriminatoria, eseguita a mezzo di parole, gesti, stampa, social, web, immagini e atti persecutori di ogni genere, tesi a screditare, sbeffeggiare, sminuire, svilire, annichilire, demotivare, mortificare lo sport femminile.
- Istituisce un tavolo di lavoro permanente, tramite protocollo d’intesa con la rete dei centri antiviolenza, con i responsabili contro abusi, violenze e discriminazioni delle Associazioni e Società sportive operanti sul territorio, istituiti allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui tesserati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi. Quando siano segnalati casi di violenze e/o molestie, oltre quanto previsto dall’ordinamento sportivo, il Comune attiva i servizi sociali comunali per attenzionare il fenomeno.
- Favorisce e sostiene, sulla base delle proprie capacità di bilancio, le attività da chiunque organizzate di sensibilizzazione, formazione e prevenzione delle molestie e di comportamenti inopportuni nello sport, coordinandole ove possibile con le proprie iniziative politiche in materia sportiva.
In considerazione dei divari di genere presenti nello sport, il Comune si impegna anche ad adottare e a divulgare buone prassi per la promozione e la crescita dello sport femminile e favorisce la valorizzazione delle donne atlete, dirigenti e tecniche.
Inoltre:
- Sostiene le atlete del territorio che praticano sport individuali e di squadra a livello agonistico e/o sport di squadra, in particolare supportando la diffusione della loro immagine, ai fini di determinare un modello positivo per le bambine e le ragazze, con azioni di presenza nelle scuole, partecipazione a eventi pubblici e promozione delle attività sportive sul territorio;
- Promuove annualmente un evento, un premio o un appuntamento dedicato allo sport femminile;
- Monitora la presenza sul proprio territorio di specifici fenomeni di ostacolo al sano svolgimento della pratica sportiva da parte di bambine e ragazze e valuta i risultati conseguiti dall’applicazione della presente Carta.
«A Bergamo donne protagoniste»
Soddisfata l’assessora alle Politiche sociali, sport, saluta e longevità Marcella Messina: «Bergamo rinnova un impegno che sentiamo profondamente: quello di rendere lo sport un luogo davvero aperto a tutte e a tutti. I dati ci dicono che le donne, nella nostra città, sono oggi protagoniste, con oltre il 52% di partecipazione alle attività sportive, contro il 47,5% di quella maschile. È un segnale forte, che ci incoraggia a continuare a costruire spazi dove ogni persona possa sentirsi accolta, rispettata e valorizzata, e lo sport vissuto come spazio di libertà, rispetto e pari opportunità per tutte e per tutti. Lo sport è passione, crescita e comunità. Per questa ragione, questa sottoscrizione rappresenta non soltanto un atto formale, ma la testimonianza viva di una scelta politica e culturale che mette al centro la persona e i suoi diritti, riconoscendo nello sport uno strumento di crescita, di partecipazione e di uguaglianza».
«Sport sia libertà, rispetto, uguaglianza»
Marzia Marchesi, assessora alle pari opportunità, aggiunge che «con la sottoscrizione della Carta, il nostro Comune rinnova il proprio impegno a costruire una comunità in cui lo sport sia davvero uno spazio di libertà, rispetto e uguaglianza. Crediamo in uno sport che unisce, che abbatte stereotipi e che offre a ogni persona, indipendentemente dal genere, dalle origini o dalle condizioni, la possibilità di esprimere il proprio talento e la propria passione. Questo impegno si inserisce in una visione più ampia dell’Amministrazione, che promuove le pari opportunità nel lavoro, nella cultura, nell’educazione, nella partecipazione civica. Vogliamo che la nostra città sia un luogo dove ogni cittadina e ogni cittadino possano sentirsi rappresentati e accompagnati in ogni ambito, dentro e fuori dal campo».
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