Il nodo di Pontesecco: «tagliata» l’aiuola al rondò di Valtesse

IL CASO. Cordolo raddrizzato per agevolare la circolazione delle auto. E resta sul tavolo il ritorno dei «birilli».

Dopo lo spostamento in via sperimentale della fermata dell’autobus in direzione della Valle Brembana, nei giorni scorsi un altro aggiustamento al nodo di Pontesecco, nel tentativo di rendere più fluida la circolazione, visto che le due rotatorie, frutto di un cantiere da 3,4 milioni di euro, non stanno ottenendo i risultati sperati. «Abbiamo deciso di smussare “l’orecchia” dell’aiuola alla rotonda di Valtesse, raddrizzandone il cordolo, in modo da agevolare il transito delle auto, soprattutto quelle in arrivo dalla circonvallazione», ha spiegato Marco Brembilla, assessore ai Lavori pubblici di Palafrizzoni. Le rotonde avrebbero dovuto mandare in pensione i semafori, a partire da quello alla confluenza della circonvallazione in via Ruggeri da Stabello, e i birilli che da anni venivano posizionati per raddoppiare temporaneamente la corsia verso Bergamo, agevolando così l’ingresso dei mezzi dalla Valle Brembana, ma per adesso la situazione non s’è ancora risolta.

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Sul tavolo la soluzione dei birilli

Il ritorno ai birilli è tornato sul tavolo delle due amministrazioni coinvolte, quelle di Bergamo e Ponteranica. Intanto la fermata di Pontesecco in direzione Valle Brembana è stata spostata in via sperimentale di 200 metri, in modo da consentire sentire la fermata dei mezzi pubblici in una posizione che prevede le due corsie e permette quindi alle auto di poter superare l’autobus. Il cordolo della rientranza che aumentava l’effetto imbuto alla rotatoria di Valtesse è stato inoltre arretrato di circa 30 centimetri per agevolare il passaggio delle auto. Nel frattempo, sullo sfondo del nodo di Pontesecco, resta il possibile ritorno ai birilli. Sul tavolo dei Comuni interessati, ovvero Bergamo e Ponteranica, i dati raccolti dai progettisti, che le amministrazioni e la Provincia stanno confrontando con quelli registrati prima e dopo il cantiere. L ’impressione è che la nuova formula viabilistica delle due rotonde abbia agevolato l’ingresso delle auto in città, spostando il problema al rientro in valle, con code su circonvallazione e via Ruggeri da Stabello.

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