Il Vescovo alla Messa dell’Apparizione: «Lo sguardo di Maria custodisce la speranza» - Video

LA CELEBRAZIONE. La riflessione del Vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, durante la Messa solenne nel giorno in cui si festeggia il 423esimo anniversario dell’Apparizione al santuario in Borgo Santa Caterina.

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La riflessione del Vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, durante la Messa solenne nel giorno in cui si festeggia il 423esimo anniversario dell’ Apparizione al Santuario in Borgo Santa Caterina ha preso le mosse dall’osservazione dell’affresco per guidare i fedeli a cogliere come Maria sia veramente fonte vivace di speranza.

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«Lo sguardo di Maria nell’affresco del miracolo, riprodotto anche nell’effigie che questa sera porteremo in processione, appare pensoso - ha spiegato monsignor Beschi nel pomeriggio di lunedì 18 agosto -. Gli occhi non sono diretti su Gesù morto, né rivolti ai fedeli e nemmeno persi nel vuoto. Questo sguardo mostra che Maria custodisce tutto quello che ha ascoltato e vissuto con Gesù fino al momento della sua morte, nel suo cuore».

«Il cuore è immagine della profondità da cui scaturisce la speranza. Noi attingiamo la speranza nel profondo del nostro cuore. Gli occhi pensosi sono illuminati dalla speranza, esprimono la fiducia in Gesù»

«Il cuore è immagine della profondità da cui scaturisce la speranza. Noi attingiamo la speranza nel profondo del nostro cuore. Gli occhi pensosi sono illuminati dalla speranza,

esprimono la fiducia in Gesù. Maria gli ha creduto fino in fondo. Al termine dell’esistenza di Gesù, raccoglie tutti i momenti della vita del figlio vissuti da madre nella fiducia. Maria ha avuto fiducia perché custodisce nel cuore la parola di Dio che alimenta la sorgente di speranza. Maria non solo ricorda, ma legge la vita di Gesù alla luce della parola di Dio; questo è un esercizio che possiamo fare tutti noi. Maria custodisce nel cuore ogni segno più piccolo della speranza. La verità e autenticità del rapporto con Maria ci porta ad assumere le ragioni della sua speranza che l’hanno portata a non chiudere mai i suoi occhi su Gesù. Maria non dice “sì” alla Croce, all’ingiustizia, alla violenza, ma dice “sì” al Signore, cioè ha fede in lui anche dove sembra regnare la morte».

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