In Provincia uno studio sulla Bergamo-Treviglio: solo se costerà poco previsti 17mila mezzi al giorno

I DATI. In via Tasso presentata l’analisi sul traffico con una proiezione sulla viabilità. Il presidente Gandolfi: «Sono pochi». Lo studio pensato con il ticket a 1,80 euro.

Nel suo primo anno di esercizio sarà percorsa da un traffico giornaliero medio fra i 14.470 e i 17.323 veicoli, dati considerati «più riferibili a una viabilità ordinaria che a una viabilità autostradale». È questa la conclusione a cui arriva lo studio sul traffico dell’autostrada regionale Bergamo-Treviglio che la Provincia ha commissionato allo «Studio Ingegner Andrea Bruni» di Sordio (Lodi) e che è stato presentato martedì 15 luglio, nella sala del Consiglio provinciale, ai consiglieri provinciali e ai sindaci degli 11 Comuni che saranno attraversati dal tracciato.

I dati

Lo studio mette in risalto come la grande infrastruttura avrà un importante impatto sulla viabilità locale arrivando a sgravare alcuni tratti della tanto trafficata provinciale 525 e della ex statale 42 fino a un massimo rispettivamente del 54% e del 58%. Allo stesso tempo, però, viene ritenuta «sovradimensionata» di circa il 50% per il traffico che, nel suo primo anno di esercizio preventivato nel 2031, sarà in grado di attrarre e che viene giudicato come un traffico più da strada ordinaria che da autostrada.

Un flusso calcolato tra i 14.470 e i 17.323 veicoli con però un precisa condizione: solo a patto che il pedaggio per percorrere l’intera tratta dell’autostrada, lunga 16,62 chilometri, rimanga fermo a 1,80 euro.

Un flusso calcolato tra i 14.470 e i 17.323 veicoli con però un precisa condizione: solo a patto che il pedaggio per percorrere l’intera tratta dell’autostrada, lunga 16,62 chilometri, rimanga fermo a 1,80 euro. Questa cifra è 70 centesimi in meno rispetto ai 2,50 euro di pedaggio preventivato durante l’ultima presentazione del progetto dell’autostrada fatta da Cal Spa (Concessioni autostradali lombarde) a maggio.

Un flusso calcolato tra i 14.470 e i 17.323 veicoli con però un precisa condizione: solo a patto che il pedaggio per percorrere l’intera tratta dell’autostrada, lunga 16,62 chilometri, rimanga fermo a 1,80 euro. Questa cifra è 70 centesimi in meno rispetto ai 2,50 euro di pedaggio preventivato durante l’ultima presentazione del progetto dell’autostrada fatta da Cal Spa (Concessioni autostradali lombarde) a maggio.

«Lo studio del traffico – ha sostenuto il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi dopo la presentazione del documento – ci era stato chiesto dai Comuni. Ora quindi hanno degli elementi per valutare vantaggi e svantaggi dell’opera ed esprimersi, di conseguenza, nella futura conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo. Credo che delle valutazioni dovrà farle anche la Regione e il concessionario dell’autostrada: 17mila veicoli di traffico giornaliero medio sono pochi. Basta dire che l’Asse interurbano ne ha circa 70mila e la provinciale Francesca circa 25mila. Bisognerebbe quindi chiedersi: sono abbastanza per sostenere un’autostrada?». Un’opera da 507 milioni, con contributo regionale di 120milioni di euro.

Lo studio delle Autostrade bergamasche

Anche Autostrade bergamasche, la società concessionaria della Bergamo-Treviglio (incaricata pure della sua progettazione e costruzione in Ati con altre aziende) aveva recentemente reso noto uno studio del traffico (commissionato alla società di consulenza Steer) secondo il quale nel primo anno della sua apertura la Bergamo-Treviglio sarà percorsa mediamente da 17.960 veicoli. Il dato, quindi, non è di molto superiore a quello dello studio commissionato dalla Provincia. Il privato, però, giudicava questo dato molto positivo «e anche in grado di rassicurare gli investitori». Nello studio del privato, inoltre, è stato prospettato che l’autostrada (dando come anno di apertura il 2029) arriverà nel 2035 a 28mila veicoli medi giornalieri, per poi raggiungere i 40.000 allo scadere della concessione autostradale, lunga 63 anni.

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