
Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 13 Ottobre 2025
Infortuni sul lavoro, in Bergamasca aumentano i mortali: balzo del 29% per i corrieri
LA RICERCA. Nei primi 8 mesi del 2025 il totale è però calato del 4,3% . Quelli mortali sono saliti da 15 a 17.
Osio Sotto
Nel 2025 il numero totale degli infortuni denunciati in Bergamasca è calato, ma è cresciuto quello degli infortuni mortali. È un quadro sulla sicurezza sugli ambienti di lavoro in chiaroscuro quello emerso durante la 75a giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro celebrata dall’Anmil territoriale ieri a Osio Sotto.
Dopo la Messa, il corteo per le vie del paese e la deposizione della corona d’alloro al cippo Anmil, è andata in scena la cerimonia civile al centro sociale Barbisotti. Dopo i saluti del sindaco Corrado Quarti e dei consiglieri regionali Davide Casati, Giovanni Malanchini e Ivan Rota, si è riflettuto sui dati Inail relativi alle denunce di infortunio e malattie professionali nei primi 8 mesi del 2025. Il numero degli infortuni totali denunciati in Bergamasca è passato dagli 8.451 del periodo gennaio-agosto del 2024 agli 8.089 nello stesso periodo del 2025. Sono calati, quindi, del 4,3%. Di contro, però, gli infortuni mortali nello stesso periodo sono saliti da 15 a 17.
Tramite la lettura di questi dati, «noi di Anmil – ha sostenuto il presidente territoriale Giampaolo Maccarini – ci siamo resi conto dell’inefficacia delle molte misure messe in atto a seguito di ogni infortunio sul lavoro. Il proliferare di nuove norme e strumenti distoglie l’attenzione su di un sistema di regole che è già potenzialmente efficace. Il provvedimento essenziale da attuare risiede nel far rispettare la normativa vigente».
Un approfondimento sui dati l’ha poi fatto il direttore di Inail Bergamo Vittorio Tripi, presente con la direttrice Inail di Treviglio Addolorata Malgieri. Tripi ha evidenziato che, se da un lato sono calate le denunce totali degli infortuni sul lavoro, dall’altro sono invece aumentate del 29% quelle degli infortuni sul lavoro sulle strade (che interessano, per esempio, i corrieri) e del 27% quelle degli infortuni in itinere (ossia di coloro che si infortunano andando al lavoro). «E non è un caso – ha sostenuto Tripi – che più della metà dei 17 infortuni mortali avvenuti in Bergamasca quest’anno, rientrino in queste casistiche che sono al momento in fase di studio in appositi tavoli insieme all’Ats», di cui domenica era presente il responsabile dell’area Igiene e sicurezza sul lavoro Sergio Piazzola.
Malattie professionali
«Bisogna lavorare sulla prevenzione, soprattutto per le malattie muscolo-scheletriche, il 75% di quelle denunciate»
Sono invece aumentate le denunce di malattie professionali, passate dalle 630 del periodo gennaio-agosto 2024 alle 696 nello stesso periodo del 2025 (+10,5%). «Questo aumento però – ha sostenuto Tripi – deve essere visto in modo positivo: significa che, grazie alle cliniche del lavoro, vengono portate alla luce. Bisogna lavorare sulla prevenzione, soprattutto per le malattie muscolo-scheletriche, il 75% di quelle denunciate».
L’assessore del Comune di Bergamo Marco Berlanda ha riflettuto sull’importanza di indossare dispositivi di sicurezza sulle strade. La consigliera alle Pari opportunità di Osio Sopra Fulvia Martinelli ha richiamato ogni lavoratore al rispetto delle regole. La deputata Rebecca Frassini ha reso noto che «il ministro del Lavoro Elvira Calderone ha annunciato la pubblicazione a breve di un decreto che mette al centro la formazione per gli infortuni in itinere». La senatrice Daisy Pirovano ha evidenziato che al centro delle iniziative va messo il valore della vita umana. E proprio in questa direzione vanno i corsi di sicurezza emozionale organizzati dall’Anmil in collaborazione con Confidustria, rappresentata ieri dal dirigente dell’Area sicurezza ambiente Roberto Fiandri. Il quale ha annunciato il rinnovo degli incontri sui luoghi di lavoro con ex lavoratori che hanno subito infortuni.
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