
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 26 Settembre 2025
Isrec, inaugurato l’Archivio delle donne a Bergamo nel ’900
STORIA. Nella nuova sede di via San Giorgio 19, per scrivere la storia della Resistenza e inscriverla nel contesto urbano anche da una prospettiva femminile.
Bergamo
L’Isrec - Istituto bergamasco per la storia della resistenza e dell’età contemporanea - ha inaugurato, nella sede di via San Giorgio 19, venerdì 26 settembre l’«Archivio delle donne a Bergamo nel ’900», progetto che nasce dopo l’acquisizione del fondo Lidia Menapace e che conferma l’attenzione dell’Istituto per la prospettiva femminile.
Il fondo Lidia Menapace è composto dai libri e documenti che erano conservati nella sua casa di Bolzano. Si tratta di circa 3mila volumi dedicati alla storia delle donne, e di autografi (lettere, manoscritti di interventi o ricerche inediti), di fotografie e documenti che ripercorrono la vita pubblica e privata di Lidia. Da questo fondo è stata estratta l’autobiografia inedita, ora pubblicata da Il filo di Arianna - a cura di Rosangela Pesenti - con il titolo Donnescamente, presentata proprio oggi, 26 settembre.
L’Archivio delle donne
Nell’archivio dell’Isrec ci sono già documenti importanti utilizzati per scrivere la storia della Resistenza e inscriverla nel contesto urbano anche da una prospettiva femminile. A titolo di esempio, per la città di Bergamo si sono ricostruiti alcuni episodi di protagonismo femminile, come l’azione del IV novembre 1943 sotto la Torre dei Caduti, e alcune biografie, come quelle di Mimma Quarti, delle sorelle Coggiola o di Lidia Minardi, a cui sono stati poi dedicati segni di memoria cittadina. Alcuni luoghi, come l’ex carcere di Sant’Agata, studiato anche dalla prospettiva femminile, si sono arricchiti di storie dimenticate o inedite.
Sabato 27 settembre dalle 10 alle 14, nella sede dell’Isrec si terrà un seminario per raccogliere idee e definire il ruolo di questo nuovo spazio in città
«L’Archivio delle donne a Bergamo nel ’900 - spiegano Luciana Bramati ed Elisabetta Ruffini, presidente e direttrice dell’Isrec - nasce intorno al fondo Lidia Menapace, acquisito grazie alla mediazione di Rosangela Pesenti e la sensibilità della famiglia Brisca. Un progetto che si pone l’obiettivo di dare casa a tutte quelle carte che ancora troppo spesso sono conservate nei cassetti di famiglia. L’arrivo di questo fondo ha portato a una rilettura delle carte del nostro archivio e a raggruppare alcuni fondi specifici, come quello dell’Udi o de Lastrea, e altri personali già conservati in Isrec. Ci auguriamo che, grazie all’aiuto di associazioni e privati cittadine e cittadini, l’archivio possa ampliarsi per sviluppare una rilettura del passato della città da una prospettiva femminile, generando pratiche partecipate di ricerca, studio e riflessione sull’apporto che la storia delle donne dà alla costruzione della consapevolezza collettiva del nostro passato e quindi del presente».
«Materiali spesso dimenticati»
Soddisfatta la sindaca Elena Carnevali: «Bergamo compie un passo importante per la propria comunità, un luogo che custodisce il punto di vista delle donne sulla storia, che troppo a lungo è stato raccontato quasi esclusivamente al maschile. Questo archivio restituisce dignità a memorie e materiali spesso dimenticati o dispersi, e diventa un presidio culturale capace di tramandare alle nuove generazioni la consapevolezza che le donne sono state e sono produttrici di storia».

(Foto di Sergio Agazzi)
«Processo di partecipazione»
Un primo frutto dello sforzo da parte dell’Amministrazione nel mettere a disposizione dell’Isrec un nuovo spazio funzionale alle sue esigenze, sottolinea Sergio Gandi, assessore alla Cultura: «Della possibilità, del sogno, di realizzare un Archivio delle donne, ne parliamo da tanto tempo. E lo vediamo finalmente realizzarsi, almeno nel suo momento inaugurale, e quindi simbolico, proprio oggi. Dico simbolico perché l’archivio è al suo esordio, in costruzione. Isrec avvia, con questa inaugurazione, un processo di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza e, a livello più ampio, di enti e istituzioni che, su scala nazionale, hanno esperienze e storie da condividere in questo ambito».
Il seminario
E dopo l’inaugurazione, sabato 27 settembre dalle 10 alle 14, nella sede dell’Isrec si terrà un seminario, aperto da Elisabetta Ruffini, per raccogliere idee e definire il ruolo di questo nuovo spazio in città. Un momento di confronto per condividere cosa significhi avere per la prima volta a Bergamo un luogo specificatamente dedicato alla raccolta di storie ed esperienze di donne.
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