(Foto di Colleoni)
IL COLPO. In San Tomaso ladri in azione nella notte tra domenica e lunedì 8 dicembre. Scassinate otto porte, intervenute le Volanti.
Probabilmente avevano intenzione di entrare nell’ex casa del sagrestano, ma dopo aver scassinato otto porte si sono ritrovati in chiesa, nel corridoio della sagrestia, e hanno svaligiato la cassette delle offerte. Furto nella notte tra domenica e lunedì 8 dicembre nella chiesa di S. Tomaso Apostolo in via San Tomaso de’ Calvi.
Il bottino non è ingente, sono superiori i danni, spiega il parroco don Giuseppe Rossi, che è stato avvisato alle 3 del mattino dalla coppia ospitata dalla parrocchia al piano inferiore. I ladri sono entrati dalla finestra del bagno della ex casa del sagrestano, al piano superiore che è attualmente vuoto.
Una volta nel bagno, hanno forzato otto porte fino a quando sono scesi e si sono ritrovati nel corridoio della sagrestia, e da lì in chiesa, che hanno messo sottosopra. Hanno buttato a terra e scassinato le cassette delle offerte per le candele e quella per il presepe, rovinando anche il tabernacolo in marmo per aprirlo, sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Hanno arraffato le monete delle offerte, ma non contenti dopo aver fatto il giro di tutte le stanze si sono infine ritrovati nel punto in cui una parete in cartongesso divide la chiesa dall’appartamento in cui è ospitata la coppia.
Senza farsi problemi per il rumore provocato, hanno cominciato a grattare la parete per sfondarla e arrivare dalla parte opposta, ma i due ospiti si sono svegliati e la donna ha chiamato il 112. I ladri a quel punto sono scappati, uscendo dalla stessa finestra da cui erano entrati. Nel giro di pochi minuti sono intervenute due Volanti della questura che hanno cercato i ladri nei dintorni, ma senza successo. Hanno chiamato anche la Scientifica per cercare di rilevare impronte o altre tracce lasciate dai malviventi. Anche don Giuseppe è arrivato in chiesa e non ha potuto fare altro che verificare i danni e constatare lo scempio provocato dai ladri.
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