
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 04 Luglio 2025
Mantova, polizie locali a confronto: la richiesta di più strumenti e il tema degli «street tutor»
L’INCONTRO. Gli assessori alla Sicurezza di Mantova, Cremona, Brescia e Bergamo hanno presentato le richieste messe a punto per il prossimo tavolo di coordinamento.
Mantova
Accesso diretto, da parte delle polizie locali, al sistema di indagine interforze per l’identificazione di chi viene fermato nel corso di controlli territoriali, aggiornamento del regolamento regionale sugli strumenti di autotutela utilizzati dagli agenti, aumento delle risorse per la sicurezza locale e legge regionale sugli «street tutor». Sono le richieste che i quattro capoluoghi dell’est Lombardia, Mantova, Cremona, Brescia e Bergamo, hanno messo a punto per la Regione in vista della riunione del prossimo tavolo di coordinamento delle polizie locali che si terrà a settembre e presentate venerdì 4 luglio a Mantova dagli assessori alla Sicurezza Iacopo Rebecchi (Mantova), Giacomo Angeloni (Bergamo), Valter Muchetti (Brescia) e Santo Canale (Cremona).
«Rafforzare la capacità operativa»
«Sono bisogni reali questi, per rafforzare la capacità operativa della polizia locale e rispondere alla richieste di sicurezza dei cittadini. Le responsabilità delle polizie sono cresciute enormemente senza che il quadro normativo e organizzativo si sia evoluto di pari passo - hanno sottolineato i quattro assessori -. La Regione è chiamata a esercitare pienamente il proprio ruolo di coordinamento e indirizzo».
Gli «street tutor»
È stato anche annunciato che il 9 luglio andrà in commissione, in Regione, la proposta di legge del centro sinistra per l’istituzione dello «street tutor», la figura che dovrebbe affiancare la polizia locale con funzioni di prevenzione e mediazione nei contesti urbani più difficili, come già esiste in Emilia Romagna: «Servirà a gestire la movida affinché non si trasformi in malamovida - ha detto Muchetti - per noi a Brescia è importante perché abbiamo ampi spazi pubblici e la movida cera problemi di convivenza tra residenti e attività commerciali. Speriamo che la regione abbia il coraggio di andare avanti e metterci risorse».
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