
Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 29 Settembre 2025
Meno del 14% è laureato in provincia di Bergamo: siamo al 79esimo posto in Italia
I DATI ISTAT. Bergamo, Gorle e Mozzo sul podio provinciale, Treviglio è quarta. Il 50 per cento della popolazione ha la terza media, i diplomati sono il 36%.
I laureati? Merce rara, in Bergamasca. C’è un responso in chiaroscuro, non certo nuovo ma frutto di un lungo periodo, nella nuova fotografia scattata dall’Istat sui livelli d’istruzione nel Paese, riferita al 2023. Prendendo in considerazione la quasi totalità della popolazione, e cioè i residenti dai 9 anni in su, a Bergamo solo il 13,79% è laureato: mettendo in fila tutte le province del Paese, la nostra occupa solo il 79° posto di una graduatoria dove i risultati migliori si ritrovano tra Roma (23,10%), Milano (22,86%) e Bologna (22,33%), mentre la provincia del Sud Sardegna (9,11%) è il fanalino di coda e l’unica a non superare il 10%. Ma il dato orobico non è isolato, almeno in questo spicchio di Lombardia: la «cugina» Brescia è 82esima con solo il 13,52% di laureati, Mantova è 84esima col 13,29%.

In questa mole di numeri, naturalmente, ci sono più generazioni: c’è una quota di ragazzi ancora nei percorsi di formazione, c’è poi la parte attiva nel mercato del lavoro, infine ci sono gli anziani cresciuti in un’epoca nella quale proseguire negli studi non era alla portata di tutti, mentre il boom economico consolidava Bergamo come una delle aree più produttive del Paese, costantemente affamata di manodopera pronta a entrare in azienda. Tant’è che il 50,24% dei bergamaschi ha al massimo la licenza media (o il vecchio avviamento professionale), e in questo caso l’incidenza è la 27esima più elevata d’Italia; in mezzo c’è la fascia dei diplomati, pari al 35,96%. Qualche segno di miglioramento però c’è, e lo si coglie mettendo in parallelo le precedenti rilevazioni dell’Istat: nel 2018, ad esempio, in Bergamasca i laureati erano solo il 7,94%. In mezzo c’è stato un «ricambio» di popolazione: sempre più giovani hanno completato il percorso universitario, mentre la dinamica demografica vede spegnersi anziani che nella maggior parte dei casi hanno titoli di studio più bassi, e così – come nel resto del Paese – si spiega la variazione.
Dentro la Bergamasca
L’analisi dell’Istat permette di guardare sino ai singoli comuni, e di nuovo il quadro è quello di un territorio a diverse velocità, spaccato tra centri urbani e valli più profonde. Nella città di Bergamo i «dottori» sono il 28,2% dei cittadini (sempre considerando, come fa l’istituto di statistica, dai 9 anni in su), a Gorle il 24%, a Mozzo il 20,9%: è questo il podio dell’istruzione, peraltro sostanzialmente sovrapponibile all’andamento dei redditi medi (Mozzo è il comune «paperone», seguito da Gorle e Bergamo, stando agli ultimi «730» disponibili), a conferma di una correlazione positiva tra titolo di studio e livelli salariali. Treviglio, col 20,3% di laureati, è al quarto posto, e via via la geografia mette in chiaro alcuni elementi: i residenti con titolo universitario si concentrano soprattutto nella zona dell’hinterland (nella top-ten ci sono anche Ranica, Torre Boldone, Ponteranica, Curno e Scanzorosciate) e nei paesi più grandi (Seriate è 11°, Alzano 15°, Dalmine 20°, ad esempio), ma non mancano le eccezioni. Ad esempio, la zona dei laghi dà buoni risultati: Lovere è settima (18,5% di laureati), Castro 12esima (16,3%), Sarnico 13esima (16,3%). Nelle zone di montagna, si distinguono poi Rovetta (13,6%), Valnegra (13,5%), Moio de’ Calvi (13,3%), Piazza Brembana (13,1%), Oltressenda Alta (13,1%).
I diplomati in montagna
Se si adotta una prospettiva opposta, e cioè quella della percentuale di residenti che si sono fermati alla terza media, ecco che la mappa punta con decisione sulle aree interne, dove peraltro – ulteriore «coincidenza» che aiuta a comprendere il fenomeno – vivono più anziani e pensionati, e dove i redditi sono più bassi. A Blello il 72,5% dei residenti non è andato oltre la licenza media (ma c’è pure un 10,1% di laureati), a Valtorta è così per il 70,2% (e solo il 3,1% la laurea), a Ornica per il 69,9%. Dei 243 comuni bergamaschi, ben 196 superano il 50% di residenti arrivati al massimo alla licenza media.
Ma la montagna rappresenta anche la porzione orobica dove è più alta la frequenza di diplomati: a Piazza Brembana è il 43,4%, a Vilminore di Scalve il 42,5%, a Piazzatorre il 42,1%, e via elencando località che nel corso degli anni hanno avuto (o mantengono tuttora) un certo dinamismo economico o produttivo, e dove le scuole superiori – magari gli istituti tecnici commerciali o per geometri – hanno formato professionalità molto spendibili in alcuni ambiti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA