Messaggio disperato sui social: ragazza salvata in extremis dalla Polizia

IL CASO. La richiesta d’aiuto è apparsa sul profilo Facebook della Questura di Brescia, che ha geolocalizzato la ragazza, residente in provincia di Bergamo. Immediato l’intervento degli agenti di via Noli.

Un semplice commento apparso sul profilo Facebook della Questura di Brescia si è trasformato in una corsa contro il tempo per aiutare una giovane donna in grave difficoltà. Il messaggio, inviato in forma privata al canale istituzionale della Polizia di Stato, era breve e confuso, ma non lasciava dubbi sulla gravità della situazione. Gli operatori del team social, che presidiano costantemente le piattaforme per garantire ascolto e interventi rapidi, lo hanno intercettato in tempo reale, facendo scattare immediatamente l’allarme.

In pochi istanti gli agenti hanno attivato il protocollo d’emergenza: tracciamento del dispositivo, analisi delle attività online e coordinamento con le centrali operative competenti. Un lavoro tecnico e operativo svolto senza esitazioni, che ha permesso di individuare con precisione la posizione della giovane, residente in provincia di Bergamo.

Il coordinamento con la Questura di Bergamo

Dalla Questura di Brescia è partita subito la richiesta di intervento urgente ai colleghi bergamaschi. Le Volanti, supportate dalle informazioni trasmesse in tempo reale, hanno

«La rapidità dell’intervento e la sinergia tra le due Questure hanno evitato una tragedia»

raggiunto rapidamente il luogo segnalato e trovato la ragazza in stato di forte agitazione. La professionalità degli agenti, unita alla capacità di instaurare un dialogo rassicurante, ha consentito di riportare la situazione sotto controllo e di accompagnarla in sicurezza alle cure dei sanitari.

«Quanto accaduto – ha sottolineato il Questore di Brescia Paolo Sartori – dimostra come la presenza della Polizia di Stato sui social non sia solo comunicazione istituzionale, ma anche un presidio di prossimità e ascolto. La rapidità dell’intervento e la sinergia tra le due Questure hanno evitato una tragedia. Salvare una vita è la soddisfazione più grande del nostro impegno quotidiano».

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