Minaccia un agente della Polizia locale con un’ascia: 47enne arrestato e portato in carcere

A CAMPAGNOLA. Per fermarlo il vigile costretto a esplodere un colpo di pistola. Palestinese finisce in carcere.

Per sfuggire alla cattura avrebbe minacciato di aggredirlo con un’ascia. E così, per fermarlo uno degli agenti della polizia locale di Bergamo ha dovuto esplodere un colpo di pistola sul terreno. Solo a quel punto, secondo la ricostruzione dell’accusa, un palestinese senza fissa dimora di 47 anni si è arreso. È scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall’uso dell’arma. L’episodio è accaduto alle 12,40 di giovedì 14 marzo in via dei Prati, nel quartiere di Campagnola. Venerdì 15 marzo il giudice Roberto Palermo ha convalidato l’arresto e disposto il carcere. Dal quale l’uomo era uscito a dicembre.

L’8 marzo era stato arrestato con 50 grammi di hashish e il tribunale aveva disposto il divieto di dimora nella Bergamasca, che il palestinese non ha osservato. Giovedì gli agenti del Nisu (Nucleo sicurezza urbana) stavano pattugliando la zona, nota per lo spaccio, quando hanno visto 4 persone in un campo adiacente a un boschetto. Le hanno inseguite a piedi. Due sono riuscite a dileguarsi, altre due sono state raggiunte. Mentre un tunisino si è arreso senza minacce (è stato denunciato a piede libero per detenzione di droga), il 47enne si è fatto incontro a uno degli agenti brandendo un’ascia. «L’ascia l’avevo utilizzata per tagliare la legna e accendere il fuoco per cucinare il pranzo – s’è giustificato venerdì il palestinese in tribunale -. Quando il vigile mi ha detto di mettermi in ginocchio l’ho fatto senza minacciare nessuno e senza fare resistenza».

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