
(Foto di Colleoni)
VIA ZANICA. Un anno con pena sospesa per omicidio stradale, più nove mesi di sospensione della patente.
È la condanna che il 2 settembre il giudice Donatella Nava ha comminato all’autista veronese, 48 anni, che con il suo camion la mattina del 16 maggio del 2023 aveva travolto un ciclista in via Zanica. Vittima dell’incidente fu Warnakulasooriya Sanjeewa Prad Fernando, 44 anni, originario dello Sri Lanka, da vent’anni in Italia: con moglie e due figli abitava in via Ungaretti. Era uscito in mountain bike per alcune commissioni. All’altezza di un semaforo il camion aveva svoltato a destra, verso via Roggia Guidana; l’autista non si era accorto del ciclista e l’aveva investito.
Il 2 settembre per l’imputato la Procura aveva invocato una condanna a 10 mesi e 20 giorni. I difensori Marco Galli e Alberto Iadanza avevano chiesto l’assoluzione con la formula che richiama la vecchia insufficienza di prove; in subordine la condanna, ma tenendo conto del concorso di colpa da parte della vittima. Hanno infatti sostenuto che il comportamento del 44enne, che aveva affiancato sulla destra il tir fermo al semaforo rosso, non sarebbe stato del tutto corretto. L’automezzo, hanno osservato i difensori, ha girato a destra con curva ampia e freccia inserita. E proprio all’altezza di quell’incrocio, la pista ciclabile laterale alla careggiata si interrompe per riprendere pochi metri più avanti. Il giudice Nava ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche e quella del risarcimento.
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