Nessuna restrizione per la donna in casa con la mamma morta

LA DECISIONE. Il pm: libertà vigilata per tutelarla una volta dimessa dalla Psichiatria, ma il Gip ha rigettato la richiesta.

La pm Giulia Angeleri ha visto rigettare dal gip Michele Ravelli la richiesta di misura cautelare per la 61enne che per un anno aveva tenuto il corpo della la madre morta nel loro appartamento di via De Gasperi. Una misura pensata soprattutto per tutelare la donna, recentemente giudicata incapace di intendere e di volere da una perizia psichiatrica del professor Massimo Biza, dal momento in cui verrà dimessa dal reparto di Psichiatria dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove è tuttora ricoverata.

Si tratta di una libertà vigilata a domicilio con obbligo di rimanere sotto il controllo del servizio psichiatrico del territorio. Angeleri esclude la pericolosità sociale, ma teme che, una volta dimessa dal’ospedale e senza un controllo da parte di terzi, la 61enne non riesca ad autogestirsi, rinunciando a sottoporsi alle eventuali cure e col rischio così che le sua situazione mentale possa degenerare. Il gip ha rigettato la richiesta di misure ritenendo insussistente la pericolosità sociale della donna.

La scoperta il 10 settembre

Il caso era emerso il 10 settembre scorso, quando la polizia locale e i vigili del fuoco, allertati dai vicini per i cattivi odori che provenivano dall’appartamento delle due donne, aveva fatto ingresso nell’abitazione. Qui era stato scoperto il corpo ormai mummificato di Francesca Pettinato, 101 anni. L’anziana è morta per cause naturali, ha stabilito l’autopsia. La figlia è indagata per occultamento di cadavere e truffa (ha continuato a percepire la pensione della madre e al lavoro a usufruire dei permessi della legge 104).

Uno degli aspetti che l’inchiesta dovrà scandagliare è l’elemento soggettivo, soprattutto per il reato di truffa. Perché sulle prime la donna aveva spiegato che non voleva «lasciare andar via» la madre. In pratica, avrebbe cercato di rimuovere psicologicamente la scomparsa della mamma: non avrebbe agito per percepire indebitamente denaro e godere di permessi senza averne titolo.

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