Nuovo dehors in viale Papa Giovanni. E i camerieri «sbucano» dal tunnel

La novità. È lo spazio esterno del «San Martino» allestito dove un tempo c’era quello dell’hotel Moderno. Il vecchio sotterraneo lo collega al ristorante.

È un po’ come se un pezzo della Bergamo d’antan, fosse in qualche misura rispuntato. Là dove un tempo i tavolini del ristorante dell’hotel Moderno disegnavano con le loro candide tovaglie file ordinate delimitate dal verde dei rampicanti, è tornato un bel dehors. Si tratta dello spazio esterno del ristorante San Martino. Il locale, che ha aperto i battenti nel 2014 dietro al Mercure Hotel, nello storico Palazzo Dolci, ha da poco inaugurato una propria area sul lato opposto di via Paleocapa, a pochi metri dal Centro Congressi.

Tavolini e sedie sono stati disposti su una parte di piazzale che in precedenza era adibito prevalentemente a parcheggio, mentre ora si uniscono all’offerta gourmand di viale Papa Giovanni XXIII, evocando appunto il dehors dello storico albergo, uno dei simboli della Bergamo Liberty, ma anche del dopoguerra. Non è però solo questo ricordo della città che fu a rendere singolare la notizia; la nuova avventura ha puntato i riflettori anche su un’altra particolarità di questo angolo del centro.

I camerieri «sbucano» dal tunnel

Per servire i loro clienti i camerieri passano sotto la strada, dotata di un tunnel che in passato collegava la zona di palazzo Rezzara con palazzo Dolci, dove un tempo i seminterrati erano stati utilizzati, oltre che come cantina e magazzino anche come rifugio antiaereo. Proprio gli spazi interrati hanno caratterizzato la nascita del locale, che in occasione dell’apertura aveva a disposizione oltre 500 metri quadrati suddivisi in otto salette con antiche volte e pareti tappezzate di bottiglie di vino. I quattro fratelli Sangiovanni (Oreste, Celestino, Carolina e Anna) sono originari di Adrara San Martino, dove è nato il primo storico ristorante di famiglia che porta lo stesso nome San Martino e nel locale di Bergamo hanno utilizzato come arredamento proprio le bottiglie per ricordare il passato. Per anni il tunnel è rimasto inutilizzato, mentre ora rappresenta un utilissimo passaggio grazie al quale si è riusciti anche a rivitalizzare un altro angolo di Bergamo.

«Anche noi abbiamo attraversato un periodo particolarmente difficile durante il Covid – commentano i titolari del ristorante pizzeria San Martino -. Prima accoglievamo i nostri clienti nelle sale interne, mentre alla riapertura dopo il lockdown abbiamo aggiunto uno spazio esterno nella piazzetta all’interno di Palazzo Dolci. Da qualche mese ci siamo informati per capire come riaprire questo passaggio nascosto e quasi segreto, riuscendo finalmente a trovare la chiave di volta. Abbiamo inaugurato il nuovo dehors da pochissimi giorni ma il ritorno è già interessante. La nostra posizione - concludono - era abbastanza nascosta e non eravamo particolarmente visibili, tanto che i nostri commensali sono sempre stati clienti storici. Ora invece possiamo accogliere anche gente di passaggio, visitatori e turisti, grazie ai nuovi tavoli disposti su viale Papa Giovanni XXIII».

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