Ora solare, più furti prima di cena: «Solidarietà tra vicini: segnalate»

SICUREZZA. Statisticamente il buio anticipato incentiva i ladri, soprattutto nelle zone residenziali. Il questore: «In casa pochi soldi. E non far sapere sui social dove si è». Più controlli tra le 17 e le 19.

La scorsa notte è tornata l’ora solare e la sera viene inevitabilmente buio prima. Un aspetto che da sempre spinge i topi d’appartamento ad agire nella fascia oraria del tardo pomeriggio: prima di cena, quando solitamente molti sono ancora fuori casa per lavoro o per qualche commissione e quando, rispetto soltanto alla scorsa settimana, ora c’è già molto più buio.

Dalle 17 alle 19 i ladri prediligono colpire nelle case della Bergamasca ancora vuote e poco prima del rientro dei proprietari. Furti che vedono l’inconsapevole complicità proprio del buio e che, in questi giorni, anche a guardare i dati degli scorsi anni, vanno inevitabilmente ad aumentare.

Per questo è bene mettere in atto qualche accorgimento per prevenire questo tipo di razzìe: furti che solitamente non vedono in azione ladri che puntano a chissà quali bottini di valore e che spesso – la cronaca ne ha riferito più volte – si accontentano di qualche soldo, qualche prezioso e – anche se in calo perché ormai dotati di strumenti di localizzazione che di fatto spaventano i ladri stessi – apparecchi elettronici.

Solidarietà dei vicini

In primis è bene essere solidali tra vicini – spiega il questore Andrea Valentino –: anziché girarsi dall’altra parte o fare finta di niente quando sentiamo un rumore nell’appartamento confinante con il nostro, dove magari sappiamo che in quel momento non dovrebbe esserci

nessuno, è bene che segnaliamo la presenza sospetta chiamando senza problemi né remore il 112. È uno dei casi in cui è bene non farsi i fatti propri». Le pattuglie della polizia di Stato e dei carabinieri da oggi incrementeranno i controlli delle aree residenziali proprio negli orari più appetibili per i ladri.

L’importanza della collaborazione tra residenti evidenziata dal questore deve sfociare anche in segnalazioni di persone o autovetture sospette nelle zone residenziali dove solitamente passano o transitano le stesse persone e le stesse vetture. Ogni presenza sospetta va segnalata e la voce va fatta girare. Anche utilizzando le moderne tecnologie, a partire dalle app di messaggistica.

I gruppi Whatsapp dei cittadini

«Noi lo facciamo tramite un gruppo Whatsapp tra condomini, che si è esteso anche ai residenti della zona attorno – spiega Mario Gatti, che abita nella periferia nord di Treviglio –: quando viene individuata una persona sospetta e un inquilino la nota una volta, due o anche tre, lo scrive nella chat e tutti ne veniamo a conoscenza. Questo può essere d’aiuto qualora un altro abitante dovesse imbattersi nello stesso soggetto descritto». Lo stesso vale anche per le automobili «sospette»: ci sono zone dei nostri paesi in cui passano effettivamente soltanto i residenti o i loro eventuali ospiti. Già di giorno, ancora di più la sera: per questo le presenze sospette possono essere ancora più notate. La stessa polizia, così come i carabinieri, è solita controllare e identificare eventuali persone sospette notate in aree residenziali: anche se in quel momento non imputabili di alcun reato, il fatto solo di essere controllate funge da deterrente. Ma le forze dell’ordine non possono ovviamente essere presenti contemporaneamente in tutte le strade di tutte le località: per questo è fondamentale creare una rete di aiuto reciproco tra i residenti dei vari quartieri.

Gli impianti d’allarme

Fondamentale, poi, a detta ancora del questore Valentino, è dotarsi di un impianto di allarme adeguato: anche le telecamere private possono contribuire a ricostruire la dinamica dei furti e fornire spesso un identikit del o dei ladri che hanno agito. «È poi bene non tenere mai in casa cifre importanti di denaro o gioielli di valore e, se si è assicurati, fotografare tutti gli ori che si posseggono. In caso di furto, potrebbero tornare utili alle ricerche e alle indagini le fotografie».

È sempre bene fare denuncia

In caso di furto, o anche solo di un tentativo poi fallito, è sempre bene sporgere denuncia: questo consente infatti alle forze dell’ordine di avere in primis una statistica precisa dei colpi, compresi quelli solo tentati, e modulare in questo modo la circolazione di personale e pattuglie a seconda delle esigenze e degli orari. «L’altro invito è di non pubblicare mai in tempo reale sui social i propri spostamenti – spiega ancora il questore Andrea Valentino –: può essere infatti che i ladri intenzionati a colpire a casa nostra controllino dove siamo in base alle nostre foto sui social». L’invito non è ovviamente quello di non essere presenti sui social, ma di impostare ciò che si pubblica online in modo che non sia in tempo reale. Forse un’utopia nell’epoca in cui siamo sempre tutti connessi alla rete, ma in questo caso utile a tenerci lontano dai topi d’appartamento.

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