Piscine Italcementi, un team di educatori per fermare giovani vandali e «portoghesi»

IL PROGETTO. Comune in campo con un piano di prevenzione, per evitare i problemi della scorsa estate. Gli educatori cercheranno di intercettare i ragazzi con la modalità «educativa di strada».

Arrivare prima che i ragazzi compiano atti vandalici, disturbino e facciano sciocchezze, come salire in dieci su un trampolino. O, ancora, entrino senza pagare o compiano dei furti. Con l’apertura della stagione estiva alle piscine Italcementi il Comune di Bergamo mette in campo un progetto di prevenzione, per evitare che, come accaduto lo scorso anno, si verifichino episodi spiacevoli.Lo scorso anno protagonisti di questi gesti furono ragazzi italiani e stranieri di età compresa tra i 15 e i 20 anni. Un target che l’amministrazione comunale ben conosce, una fascia di cittadini che capita crei disturbo non solo alle piscine comunali.

L’esperienza di «Giovani onde»

Da qui l’idea di estendere all’impianto sportivo di via Statuto il progetto «Giovani onde», attivo in alcuni luoghi sensibili della città, come la stazione e i Propilei. Gli educatori andranno in piscina cercando di intercettare i ragazzi con la modalità dell’«educativa di strada». Terminato il periodo di monitoraggio si deciderà come intervenire e se prolungare la sperimentazione. Spiega l’assessore alle Politiche giovanili Loredana Poli: «Bergamo infrastrutture (società partecipata che gestisce l’impianto, ndr) ci ha presentato le difficoltà dello scorso anno, quando c’erano stati gruppi di giovani e giovanissimi in situazioni al limite tra il bullismo e la commissione di reato. Abbiamo pensato di proporre un progetto pensato per le piscine, partendo dall’esperienza “Giovani onde”».

Una settimana di sperimentazione

L’obiettivo del progetto è invitare i ragazzi a fare qualcosa di costruttivo. Gli educatori si muovono in coppia e sono operativi per qualche ora al giorno. Dopo la fase di osservazione ci saranno specifiche azioni di ingaggio. «Si potrebbe pensare ad attività sportive organizzate, ma non si escludono anche quelle di tipo artistico, come già fatto in altre situazioni». La sperimentazione andrà avanti almeno per tutta la settimana, poi si farà un bilancio. La richiesta di aiuto è stata lanciata da Bergamo Infrastrutture dopo i problemi dello scorso anno: «Siamo felici che l’amministrazione comunale abbia ascoltato le nostre richieste e che si sia attivata prontamente – commenta il presidente della società Attilio Baruffi –. I cittadini devono poter godere del centro sportivo con più serenità. Confermiamo anche la presenza delle Guardie giurate e dei volontari dell’associazione Carabinieri, un sistema di controllo preventivo necessario».

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