Poste, 122 nuovi assunti per città e provincia: «Bergamo prima in Italia»

Il piano. Sono stati inseriti portalettere, operatori di sportello e consulenti. Roggeri: «Provincia più rinforzata». Sindacati: «Bene, ma resta uno scarto».

Centoventidue nuovi assunti a tempo indeterminato: un’iniezione di personale come in nessun’altra provincia d’Italia. Operatori di sportello, consulenti finanziari, ma soprattutto tanti portalettere: così Poste Italiane ha rimesso in sesto il suo organico nella Bergamasca nei primi sei mesi del 2022, con un’infornata di nuove assunzioni nell’ambito del programma di Politiche attive siglato insieme alle rappresentanze sindacali. Una boccata d’ossigeno che cancella (per ora) le criticità fatte registrare negli anni scorsi, soprattutto nel settore del recapito. Per tanti dei nuovi assunti si tratta di una stabilizzazione; la selezione è stata fatta tra coloro che avevano già lavorato in passato come sportellisti, portalettere o addetti allo smistamento con uno o più contratti a tempo determinato e per una durata complessiva di almeno 6 mesi. Altri addetti sono invece arrivati da altre province italiane. «Di tutti gli assunti, 111 sono i nuovi portalettere a tempo indeterminato, suddivisi nei 14 centri della provincia – spiega Marialuisa Roggeri, responsabile della gestione del recapito di Bergamo per Poste Italiane –. Speriamo contribuiscano a rendere sempre migliore il servizio, che pure già non si trovava in grossa difficoltà di personale. Certo, queste risorse danno più respiro, permettendoci di rispondere alle richieste del mercato e dei nostri clienti, anche in vista dei mesi più intensi di lavoro».

E-commerce, picchi di consegne tra l’autunno e l’inizio dell’inverno: Poste Italiane si è già portata avanti, con altre 46 assunzioni tra giugno e luglio, proprio per fare fronte al maggior numero di pacchi che circoleranno tra il Black Friday e Natal

Il clou delle consegne non è più rappresentato dalla semplice corrispondenza, ma dai pacchi spediti attraverso l’e-commerce, un’attività sempre in crescita, ma con picchi di lavoro tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Per questo Poste Italiane si è già portata avanti, con altre 46 assunzioni tra giugno e luglio, proprio per fare fronte al maggior numero di pacchi che circoleranno tra il Black Friday e Natale. «Con gli inserimenti del primo semestre siamo ormai a regime – rivela Roggeri –. Con i contratti a tempo determinato abbiamo un’ottima copertura per fare fronte anche alle ferie e alle eventuali assenze per Covid, che in questo periodo si stanno abbassando».

L’età media dei dipendenti del gruppo è scesa da 49,7 anni nel 2017 a 49,2 anni nel 2020 e grazie a questi inserimenti, fa sapere l’azienda, resterà stabile fino al 2024. Cresce anche la percentuale di donne

Il programma di Politiche attive, che riguarda oltre 2mila assunti in tutta Italia, è concordato con le organizzazioni sindacali, e contribuisce a realizzare le strategie delineate nel piano industriale «2024 Sustain & Innovate», in particolare per la nuova organizzazione del recapito. L’età media dei dipendenti del gruppo è scesa da 49,7 anni nel 2017 a 49,2 anni nel 2020 e grazie a questi inserimenti, fa sapere l’azienda, resterà stabile fino al 2024. Cresce anche la percentuale di donne dal 54% del 2017 al 55% del 2020 al 56% atteso nel 2024.

Le reazioni

Bene le assunzioni per i sindacati. «Siamo soddisfatti degli accordi firmati con l’azienda – dice Rossana Pepe, segretaria provinciale Slp Cisl –, perché dimostrano una particolare attenzione alla provincia di Bergamo, che è una di quelle con il maggior numero di assunzioni. Di recente, solo nel recapito, sono state assunte 46 persone part time, mentre da settembre sono previste 37 assunzioni a tempo pieno, 2 due part time e altre 22 sportellizzazioni». Buoni segnali, dunque, in un comparto che però continua a soffrire: «Manca ancora molto personale – prosegue Pepe –; non si riesce mai a superare lo scarto lasciato da chi va in pensione».

«Adesso gli addetti in provincia di Bergamo ci sono, quando ci saranno altri pensionamenti Poste Italiane avvierà nuovi contratti»

La ricerca di nuovo personale, da inserire in prima battuta a tempo determinato, è sempre attiva: per candidarsi, l’azienda invita a presentare il proprio curriculum sul sito istituzionale. «Adesso gli addetti in provincia di Bergamo ci sono – è la risposta di Marialuisa Roggeri ai timori del sindacato –; quando ci saranno altri pensionamenti Poste Italiane avvierà nuovi contratti».

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