Presidi, solo 4 nuove nomine:17 istituti in attesa di reggenti

SCUOLA. In città nuovi dirigenti scolastici al Quarenghi e all’Ic Muzio Secco Suardo, Betty Ambiveri e Turoldo sono in cerca di una guida.

L’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia ha reso noto l’elenco dei dirigenti scolastici neoassunti e, in seconda battuta, delle sedi rimaste libere, in nota per le reggenze. Quattro gli istituti bergamaschi cui è stato assegnato un nuovo dirigente. Un numero basso, che però non sorprende gli addetti ai lavori. Si tratta dell’Istituto tecnico Quarenghi di Bergamo (che sarà diretto da Ursula Anna Dragone) e di tre istituti comprensivi: il Muzio di Bergamo (il nuovo dirigente è Angelo Ferraro), l’Ic di Azzano San Paolo (Maria Daniela Vitale la preside neoassunta) e l’Ic di Mozzanica (dove l’incarico è stato assegnato a Giuseppe Bassis).

In attesa di un reggente

Restano in attesa di un preside reggente il Secco Suardo di Bergamo, il Betty Ambiveri di Presezzo, il Turoldo di Zogno e il Convitto Battisti di Lovere. Cercasi dirigente scolastico anche per gli Istituti comprensivi di Calcio (Martiri della Resistenza), Calusco d’Adda, Caravaggio (Mastri Caravaggini), Cisano Bergamasco, Cologno al Serio (Abate Bravi), Covo (Lotto), Mapello, Osio Sopra, Valle Serina-San Pellegrino, Val Brembilla-Giovanni XXIII, Zogno, Terno d’Isola (Padre Albisetti), De Amicis di Treviglio. Caso a parte gli Ic di Valnegra e Vilminore di Scalve che sono sottodimensionati e per questo non hanno diritto a un dirigente con la titolarità.

Pubblicata la manifestazione d’interesse i presidi avranno tempo sino al 28 agosto per candidarsi alla reggenza, che di fatto significa per un dirigente titolare di un istituto «sdoppiarsi» per coprire un posto vacante. Un ruolo impegnativo, che in pochi sono disposti a ricoprire. In mancanza di candidature sarà la direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale ad attribuire l’incarico ai dirigenti scolastici.

Non sorprende che un numero minimo di incarichi sia stato assegnato. «Bergamo e la Lombardia più in generale sono considerate zone di “transito” – commenta Gloria Farisé, dirigente dell’Istituto Falcone di Bergamo e presidente provinciale dell’Associazione nazionale presidi – un impiego nella pubblica amministrazione qui non ha “appeal”, il problema c’è sempre stato e bisogna ricorrere a risorse che vengono da fuori».

Mancano concorsi

Altra nota dolente è la mancanza di concorsi. «Da anni aspettiamo che venga bandito il concorso per dirigenti scolastici – dice Fabio Cubito, segretario Cgil Scuola di Bergamo –, ne era stato annunciato uno per questa estate e invece il ministero ha prospettato un piano di dimensionamento scolastico», che prevede l’innalzamento del numero minimo di alunni per scuola, con l’accorpamento progressivo degli istituti e il taglio di dirigenti e Dsga (direttori dei servizi generali e amministrativi). «Una scelta, quella di ridurre il numero degli istituti comprensivi – sostiene Cubito – che a nostro giudizio non è quella giusta, perché, tra l’altro, finirebbe col ridurre il presidio dello Stato sul territorio».

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