Prestiti e mutui a propria insaputa, balzo delle frodi on line in Bergamasca: +69%

La classifica.Dagli acquisti di beni alle carte di credito: 175 casi nei primi sei mesi del 2022 . Una vittima su 4 è under 30. Via fino a oltre 20mila euro.

Crescono anche nella Bergamasca le frodi creditizie e a esserne vittima sono soprattutto i più giovani. È il quadro che emerge dall’annuale rapporto dell’osservatorio Crif, azienda leader in Europa specializzata per l’appunto nelle informazioni creditizie. Nel primo semestre di quest’anno – il periodo a cui fanno riferimento i dati dell’osservatorio – a Bergamo e provincia si sono registrate 175 frodi creditizie: la Bergamasca è terza a livello regionale dopo Milano, al primo posto con 601 frodi, e Brescia al secondo, con 234 casi denunciati. In tutta la regione le frodi sono state 1.800.

Sono quei reati in cui un malvivente sottrae l’identità della vittima e utilizza le sue generalità per acquistare un bene tramite un finanziamento

Ma cosa sono le frodi creditizie? Sono quei reati in cui un malvivente sottrae l’identità della vittima e utilizza le sue generalità per acquistare un bene tramite un finanziamento le cui rate andranno a ricadere sul reale intestatario del debito, spesso all’oscuro di tutta la procedura fino a quando non gli arriveranno le rate da pagare per un bene che non ha mai voluto e nemmeno che sta utilizzando. Quali beni, precisamente? Secondo il Crif la tipologia di frode più diffusa riguarda l’acquisto di elettrodomestici, pari al 54,2% e in crescita del 12,4% rispetto al primo semestre dell’anno scorso. Al secondo posto la categoria auto e moto, che si assesta al 12,3% anche se è in calo del -9,3%, seguita dall’acquisto di strumentazioni di elettronica, informatica e telefonia, la cui incidenza è pari all’8,2% ma in calo del 31,8%. Seguono le frodi che hanno per oggetto l’arredamento (6,5%), le spese per la salute (5,7%) e le spese per immobili e ristrutturazioni (5,2%). In forte aumento, anche se si fermano all’1,9%, le frodi relative a viaggi e intrattenimento, settori in cui si è registrata la maggiore incidenza della cifra richiesta per la frode.

Nei primi sei mesi di quest’anno la fascia che ha registrato il maggiore incremento percentuale è stata quella tra i 18 e i 30 anni,

Sono nel contempo raddoppiati (+188,9%) i casi di frode con un importo inferiore ai 1.500 euro, che rappresentano il 34,7% del totale dei casi. In aumento del 60,3% anche i casi di frode con importi tra i 1.500 e i 3.000 euro, mentre si registra un decremento dei casi con importo tra i 3.000 e i 20.000 euro, fascia che ha subito un calo del 71,3%. Lieve aumento, infine, per la fascia oltre i 20.000 euro. Quanto alle età delle vittime, rispetto al 2021 nei primi sei mesi di quest’anno la fascia che ha registrato il maggiore incremento percentuale è stata quella tra i 18 e i 30 anni, con un +9,5%, arrivando al 26,5% del totale: in sostanza, un caso su quattro di frodi creditizie riguarda vittime under 30. Segue la fascia tra i 31 e i 40 anni (21,7%), poi 41-50 anni (21,6%), 51-60 anni (16,2%) e gli over 60 (13,6%).

In tutta Italia si sono registrate da gennaio a giugno 15.400 frodi creditizie, con una media per ciascun caso di 4.700 euro

Ma quali sono le tipologie di finanziamento più diffuse oggetto delle frodi? L’incremento più consistente si registra nella categoria dei mutui, cresciuta nei primi sei mesi di quest’anno del 69%, anche se, a livello assoluto, ferma al 4,1% del totale. È invece il prestito finalizzato la tipologia di prodotto maggiormente coinvolto nei casi di frode (36,2%), anche se ha registrato un calo del 16,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Diminuiscono notevolmente i casi di frode che interessano le carte di credito (-64,1%), che nel primo semestre 2021 erano arrivati a rappresentare oltre un quarto del totale dei casi registrati nel periodo. Tuttavia i casi sembrano essersi spostati dalle carte di credito tradizionali a quelle «revolving», che consentono la rateizzazione del prestito nel corso dei mesi e che rappresentano ora una quota del 21%. Anche il prestito personale è una delle tipologie di prodotto in calo (con un meno 31,7%), rappresentando l’11,3% del totale dei casi.

In tutta Italia si sono registrate da gennaio a giugno 15.400 frodi creditizie, con una media per ciascun caso di 4.700 euro, per un danno stimato superiore ai 72 milioni di euro, in aumento rispetto ai 63 milioni circa del 2021. «Il fenomeno delle frodi creditizie realizzate attraverso il furto d’identità evolve nel tempo – spiega Beatrice Rubini, executive director della linea Mister Credit di Crif –. I criminali sfruttano tecniche sempre più sofisticate per carpire i dati personali dei consumatori, che sono indispensabili per compiere le frodi. In questo periodo dell’anno, con l’aumento degli acquisti online per compere natalizie, è fondamentale porre attenzione all’utilizzo consapevole e attento dei nostri strumenti di pagamento e delle nostre informazioni personali».

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