
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 27 Maggio 2025
Qualità della vita a Bergamo, meglio gli anziani dei giovani
LA CLASSIFICA. Per «Il Sole 24 Ore» la Bergamasca è al 14° posto per gli anziani, al 26° per i bambini, 31° per gli over 18.
Bergamo
La qualità della vita non è uguale per tutti: varia a seconda dell’età, dei bisogni connessi all’«anagrafe» e delle risposte che il territorio è in grado di mettere in campo. Così, in Bergamasca vivono meglio gli anziani rispetto ai bambini e ai giovani. Lo racconta, attraverso la consueta galassia di indicatori, la nuova edizione della classifica del «Sole 24 Ore» dedicata alla «qualità della vita per generazioni»: Bergamo – i dati sono su base provinciale – è 14a in Italia per la qualità della vita degli anziani (era 13a nel 2024), 26a per i bambini (due posizioni in meno) e 31a per i giovani (l’arretramento più marcato, un anno fa era 23a).
Gli over 65
Per quanto riguarda gli anziani – cioè gli over 65 – la terra orobica riporta dati positivi per il consumo di farmaci per malattie croniche (il 4° più basso in rapporto alla popolazione), per la diffusione delle biblioteche (rispetto ai residenti over 65 ha la 15a copertura più alta) e per posti letto nelle Rsa (27° miglior risultato), mentre sconta una carenza di geriatri (è solo 62a per professionisti ogni 10mila residenti over 65).
I bambini
Nella classifica dedicata ai bambini (fino ai 14 anni), Bergamo è premiata per la disponibilità di edifici scolastici con la palestra (presente nel 49,8% degli istituti, 12a miglior performance d’Italia), per lo sport a scuola (11° posto dell’indice che tiene conto del numero dei praticanti e dei risultati), per i responsi dei test Invalsi delle terze medie (19a miglior valutazione sia per competenza matematica sia per quella alfabetica); in negativo, invece, ci sono i progetti del Pnrr legati all’istruzione (Bergamo è solo al 92° posto) e lo spazio abitativo (inteso come il numero di metri quadrati per abitante nel settore residenziale: 84° posto nel Paese), e si sconta pure una carenza di pediatri (in rapporto alla popolazione, Bergamo è solo 81a).
I giovani
I giovani, ossia la fascia 18-35 anni, sono quelli che se la passano relativamente peggio. Bergamo però vanta un primato positivo: nel 2024 s’è affermata come la provincia d’Italia con la più bassa disoccupazione giovanile (solo 1,7%, contro una media nazionale del 12%). In tema di lavoro è buona la quota di contratti che vengono trasformati in tempo determinato (il 13° miglio rapporto di «conversione» da forme precarie), ma sullo sfondo si stagliano anche elementi di criticità: le aree più delicate sono quelle della soddisfazione lavorativa (il voto medio è 7,7, 56° posto), le politiche abitative (il gap degli affitti tra centro e periferia pone Bergamo al 72° posto), la partecipazione all’istruzione (solo il 25% dei 25-39enni è laureato, 67° posto).
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