
Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 03 Ottobre 2025
Scuole superiori a Bergamo, tra 8 anni 3mila iscritti in meno al primo anno
SCUOLA E DEMOGRAFIA. Le proiezioni della popolazione studentesca riflette il calo attuale di elementari e medie. Cubelli: «Risultato di nuove richieste socio-culturali». Il caso scienze applicate, che ha doppiato lo scientifico.
«Tra otto anni prevediamo che al primo anno delle superiori avremo 7.659 studenti contro i 10.432 iscritti quest’anno. Vale a dire circa 3mila studenti in meno, equivalenti a due istituti superiori». È questo il panorama prospettato da Vincenzo Cubelli, dirigente dell’Ufficio Scolastico di Bergamo, il 2 ottobre in occasione della presentazione in Provincia delle novità relative alla rete scolastica del territorio e della relativa offerta formativa per l’anno scolastico 2026/2027.
«In otto anni -27%»
A poche settimane dall’inizio della scuola 2025/26, infatti, già si pensa all’anno prossimo e il domani si prospetta non molto roseo dal punto di vista delle iscrizioni, complice, come è noto, il calo demografico che sta investendo anche il nostro territorio. In otto anni, se guardiamo solo il dato degli alunni iscritti in prima superiore anticipato da Cubelli, ci sarà un calo di quasi il 27%. Una diminuzione evidente anche analizzando il numero complessivo degli alunni iscritti (comprendendo elementari, medie e superiori) tra l’anno scolastico 2022/23 (122.725) e l’anno appena iniziato (117.042), pari ad un calo del 4%: 5.683 ragazzi in meno in quattro anni, quindi.
Tra due anni il calo
«Ad oggi – ha continuato Cubelli - ci sono 9.359 studenti in prima media, 9.590 in seconda media e 9.938 in terza media. Pertanto, possiamo prevedere che l’anno prossimo il numero di iscritti al primo anno delle superiori sarà abbastanza stabile, senza grandi variazioni. Tuttavia, tra due anni emergerà un calo marcato di circa mille studenti: con 9.359 iscritti in prima superiore». Inoltre, «negli ultimi tre anni c’è stato un calo di 500 alunni negli iscritti alla terza media. Ma il dato più significativo, o preoccupante se vogliamo dirlo così, appare analizzando le scuole primarie e il numero di bambini attualmente iscritti», ha specificato Cubelli. In quattro anni (dall’a.s. 2022/23 all’a.s. 2025/26), infatti, analizzando il totale degli iscritti nelle scuole elementari bergamasche ci sono 3.182 studenti in meno, e, attualmente, tra i bimbi di quinta e quelli di prima elementare c’è uno «scarto» di 1.187 alunni. «Il ministro Valditara ha confermato questa tendenza anche a livello nazionale, sottolineando una diminuzione prevista di un milione di studenti su tutto il territorio italiano», ha aggiunto il dirigente dell’Ufficio Scolastico.
«Il trend dell’aumento degli iscritti agli istituti tecnici e professionali che si riflette, di conseguenza, nella graduale, ma costante, diminuzione delle iscrizioni al liceo»
Le trasformazioni
Dati che, secondo Cubelli, hanno un aspetto «certamente quantitativo, ma che devono essere attentamente valutati anche nelle discussioni sull’offerta formativa e sulla programmazione scolastica. La probabile chiusura di due istituti superiori, equivalenti ai 3mila studenti in meno in prima superiore, portano inevitabilmente a riflettere sul tema del dimensionamento scolastico e sulle sue conseguenze future». Il ricco e strutturato panorama dell’offerta formativa nella Bergamasca riflette già i cambiamenti sociali e culturali della popolazione studentesca. «Un esempio emblematico di questo cambiamento è il sorpasso del liceo scientifico delle Scienze Applicate rispetto al liceo Scientifico tradizionale, con un rapporto 70-30 nelle iscrizioni – ha evidenziato Cubelli –. Questa trasformazione rispecchia l’evoluzione delle richieste e delle preferenze degli studenti, sempre più in linea con le tendenze e le necessità della società contemporanea». E, ancora, il trend dell’aumento degli iscritti agli istituti tecnici e professionali che si riflette, di conseguenza, nella graduale, ma costante, diminuzione delle iscrizioni al liceo, pari a circa l’1% in meno ogni anno.
«Cambierà anche il programma»
«Quindi, tra otto anni non solo avremo un numero di studenti ben diversi, ma anche un panorama scolastico che cambierà per rispondere alle nuove richieste socio-culturali ed economiche che inevitabilmente influenzeranno le scelte educative», ha spiegato Cubelli. Un trend confermato anche dal Servizio Istruzione della Provincia. «Il territorio sta sempre più andando verso la formazione professionale. In soli tre anni, infatti, abbiamo registrato un incremento di circa 600 studenti», ha specificato la responsabile Anastasia Longaretti.
Esperti contro la dispersione
«Gli aggiornamenti della rete scolastica sono frutto di un lavoro meticoloso, volto a rispondere sempre meglio alle esigenze del territorio, grazie a un ascolto attento di ogni realtà territoriale» ha detto Umberto Valois, vicepresidente e consigliere delegato all’Edilizia e Pianificazione scolastica della Provincia, che, non solo ha ricordato l’inizio della quarta edizione della Fiera dell’Orientamento nel mese di novembre, ma ha anche anticipato che è in programma un nuovo progetto che prevede l’impiego di esperti nelle scuole per affrontare il tema della dispersione scolastica. «Nostro obiettivo è creare un’offerta formativa ampia e solida, su cui costruire il futuro della provincia, puntando sempre più sulla specializzazione della formazione professionale richiesta dal mercato del lavoro», ha spiegato Immacolata Gravallese, segretario generale della Provincia. «La Provincia di Bergamo rimane aperta al dialogo e al confronto per individuare miglioramenti e affinare un’offerta formativa quanto più possibile in linea con i bisogni del territorio», ha aggiunto Giorgia Gandossi consigliera delegata al Lavoro della Provincia.
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