Succursale del Secco Suardo, c’è l’ok in Consiglio comunale

LA DECISIONE. Passa a maggioranza la delibera sulla futura sede distaccata in via Europa. Via libera anche all’accordo su Sant’Agata.

Dieci nuove aule dell’istituto Secco Suardo sorgeranno in via Europa, e potranno ospitare le altrettante classi che oggi fanno lezione alla scuola Mazzi. Un edificio di circa 2.200 metri quadrati che sarà realizzato dalla Provincia, grazie ai fondi Pnrr che sfiorano i 3milioni e mezzo di euro. La delibera è stata approvata in Consiglio comunale con 18 voti favorevoli, tre contrari e dieci astenuti. Tra questi ultimi, anche Oriana Ruzzini, che siede in maggioranza con Ambiente, partecipazione, futuro, che ha puntato l’attenzione sulla costruzione di un nuovo edificio: «Il Comune ha deciso per un Pgt volto al consumo di suolo zero, la Provincia dovrebbe far proprie queste sensibilità».

Nel dettaglio, la delibera relativa al permesso di costruire, in deroga al Pgt, per realizzare il nuovo edificio, è stata presentata all’aula consiliare dall’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini, che nell’illustrare il progetto presentato dalla Provincia ha riportato i dati consegnati dall’ente sulla carenza di aule, con «gli istituti scolastici che sono già in una situazione critica». Si contano 14 aule di istituti ospitate in altri, «quindi una situazione di ibridazione che non consente una programmazione ordinata». E ancora, «52 aule usate dalla Provincia in istituti scolastici del Comune e 49 in uso in spazi di altri enti che non sono né Provincia né Comune». E questo «genera un’uscita quantificata in oltre 238mila euro l’anno» per via Tasso. Oltre a questa costruzione, un’altra sorgerà in un ampliamento dell’istituto Agrario in via Borgo Palazzo.

La polemica è stata incentrata, in particolare, sulla questione del consumo di suolo. Gianfranco Ceci, consigliere comunale di Forza Italia, ha parlato di un dualismo interno alla maggioranza che da un lato ha fatto del consumo di suolo zero «un totem, una bandiera» e poi si trova a far costruire un edificio «su suolo libero». Ma ha parlato anche di «tre ragioni che possono far comprendere questa scelta: la prima è il finanziamento in gioco, la seconda è che si tratta di un edificio pubblico, e la terza è che si parla di una scuola». Ceci si è poi astenuto in sede di voto, dopo le repliche della Giunta, durante le quali l’assessore all’Istruzione Loredana Poli ha evidenziato l’utilità delle «dieci aule di rotazione», senza chiudere gli occhi davanti al fatto che si consumi suolo e per questo «è chiaro che i pro e i contro siano da valutare», ma negare l’autorizzazione «richiederebbe qualche motivazione in più rispetto a quanto sentito stasera». In aula, le perplessità hanno riguardato anche il fatto che saranno realizzate solo aule e non una palestra, ma anche la «penuria di parcheggi».

Valorizzare Sant’Agata

Il Consiglio comunale ha dato poi il via libera, all’unanimità, anche all’aggiornamento dell’accordo di valorizzazione dell’ex carcere di Sant’Agata, in Città Alta. Un progetto partito sotto la Giunta Tentorio, quando l’azzurro Gianfranco Ceci era vicesindaco. E sulla «paternità» del progetto si sono innescate le scintille. Sul tema è intervenuto il sindaco Giorgio Gori che, parlando della continuità amministrativa, sul tema specifico ha evidenziato la discontinuità: «Abbiamo ribaltato l’accordo di valorizzazione che non stava in piedi», ha rimarcato in aula.

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