Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 20 Novembre 2025
Ticket sanitari non pagati nel 2020. In arrivo oltre 4.700 accertamenti
REGIONE LOMBARDIA. Le lettere dopo l’incrocio dei dati sulle dichiarazioni dei redditi. Amboni: «Iniziativa che crea ansia tra i cittadini».
Nella Bergamasca, come nel resto della Lombardia, tornano le raccomandate di accertamento sui ticket sanitari: oltre 4.700 solo in provincia (più di 20mila in Lombardia), destinate a chi nel 2020 aveva usufruito dell’esenzione secondo la Regione senza averne diritto. È un rituale che si ripete da qualche anno e che riapre ansie e vecchie pratiche. Le lettere partono dopo i controlli incrociati condotti dal Ministero dell’Economia, che ha verificato redditi e posizioni lavorative. Da Ats Bergamo spiegano che la contestazione scatta quando l’autocertificazione dell’esenzione «per reddito» non corrisponde ai dati fiscali: il cittadino deve pagare il ticket dovuto per prestazioni farmaceutiche o visite specialistiche, a cui si aggiunge una sanzione amministrativa equivalente, raddoppiando così l’importo finale.
Chi ritiene che la contestazione sia sbagliata può inviare un breve reclamo documentato all’Ufficio Recupero Ticket di Ats. Si può fare via email, via Pec oppure con una raccomandata.
I casi già arrivati sul tavolo dei sindacati
Nel frattempo prime le contestazioni sono già arrivate: gli sportelli sociali e quelli dello Spi Cgil Lombardia stanno infatti ricevendo parecchie segnalazioni: nella maggior parte dei casi si tratta di persone che hanno superato di poco la soglia di reddito o che non hanno comunicato correttamente la ripresa del lavoro dopo un periodo di disoccupazione. Spesso a essere coinvolti sono anziani o cittadini con difficoltà economiche. Il sindacato segnala anche un cambiamento significativo: a differenza degli anni scorsi, la sanzione non viene annullata nemmeno pagando immediatamente l’importo contestato.
Orazio Amboni, responsabile Welfare della Cgil di Bergamo, spiega: «È il terzo o quarto anno che succede. È un provvedimento che manda in ansia tante persone e che quest’anno è più penalizzante. A volte però ci sono degli errori, questioni burocratiche, codici sbagliati. Per fortuna Ats si è dimostrata disponibile a correggere i codici d’esenzione comunicati in modo errato».
I casi segnalati cresceranno nelle prossime settimane
Si prevede che le richieste d’aiuto cresceranno nelle prossime settimane: «Molti verranno a chiedere supporto – prosegue Amboni –. Quando si riesce a produrre la documentazione completa spesso il cittadino riesce a farsi riconoscere la ragione. Purtroppo queste comunicazioni arrivano sempre a fine anno, al limite della prescrizione, e recuperare le carte non è semplice». Lo Spi Cgil Lombardia critica il meccanismo delle sanzioni automatiche e chiede criteri più chiari e sistemi informatici in grado di prevenire gli errori dell’autocertificazione. Invita inoltre tutti coloro che hanno ricevuto un verbale a rivolgersi agli sportelli per verificare se ci sono le condizioni per contestare la cartella, come già avvenuto in molti casi.
Nel frattempo il Pd regionale chiede, con un emendamento al disegno di legge regionale n. 144, il cosiddetto «Collegato 2026», di differire al 31 dicembre 2026 il pagamento dei ticket sanitari e delle sanzioni, consentendo la regolarizzazione spontanea senza penalità.
Intanto giovedì anche a Bergamo lo Spi Cgil manifesterà (alle 10 davanti alla Prefettura) contro la legge di Bilancio. Tra i temi della manifestazione, anche quello del pagamento del ticket.
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