Travolta sulle strisce a pochi metri da casa, è morta così Miriam Arrigoni

LA TRAGEDIA. Lunedì pomeriggio stava l’83enne stava andando a fare visita a un defunto alla Casa del commiato quando è stata travolta.

Mancavano pochi minuti alle 18, quando lunedì pomeriggio Miriam Arrigoni, 83 anni, era uscita di casa per andare a trovare un conoscente morto qualche giorno fa e composto alla Casa del commiato a pochi metri da dove abitava, in via San Bernardino.

Un tragitto di pochi minuti, che chissà quante volte la donna aveva già percorso in passato. Ieri, però, dopo appena una manciata di metri, purtroppo è stata investita da un’automobile (una Chevrolet Matiz di colore giallo) all’incrocio tra via San Bernardino e via Alfredo Corti, mentre attraversava sulle strisce pedonali, venendo sbalzata sull’asfalto per alcuni metri.

Se ne è andata in un modo così drammatico Miriam, 83enne che abitava a Bergamo, proprio in via San Bernardino, al civico 104 C. Le cause all’origine dell’investimento sono ancora tutte da accertare: sul posto per i rilievi del caso erano presenti gli agenti della Polizia locale di Bergamo. La stessa Polizia locale ha anche provveduto alla chiusura provvisoria del tratto di via Corti in cui si è verificato il tragico incidente e, inoltre, alla gestione del traffico in via San Bernardino per tutto il resto del pomeriggio.

La chiamata ai soccorsi

L’incidente mortale è avvenuto poco dopo le 17,45: la chiamata al 112, il Numero unico per le emergenze (Nue) è scattata alle 17,47.

Sul posto la Soreu (Sala operativa regionale emergenza urgenza) delle Alpi ha mandato un’ambulanza della Croce Bianca di Bergamo e un’auto medica, che sono sopraggiunte poco dopo sul luogo dell’incidente. In attesa dei soccorsi, una donna che passava di lì ha anche tentato di salvare la vita di Miriam, effettuando il massaggio cardiaco per alcuni minuti, invano.

Le condizioni della donna sono apparse fin dal primo momento disperate e, nonostante gli sforzi, infatti, per Miriam non c’è stato purtroppo nulla da fare.

Dinamica da accertare

Non è chiaro, al momento, in quale direzione stesse viaggiando l’uomo alla guida della Chevrolet, un cinquantenne residente a Bergamo. Se, cioè, stesse procedendo verso nord, – e in questo caso avrebbe svoltato a destra in via Corti – o se, al contrario, stesse andando verso sud e, una volta imboccata la rotondina posta all’incrocio tra via san Bernardino, via Giovanni Falcone e, appunto, via Corti, abbia svoltato a sinistra per immettersi nella via secondaria, investendo e uccidendo l’anziana signora.

Una manovra, questa, vietata: ma, come hanno confermato diversi residenti che sono passati di lì, non essendoci un cordolo che impedisce la svolta poco prima del semaforo, non sono isolati i casi in cui automobilisti e motociclisti si fermano per aspettare che dal senso di marcia opposto non provenga nessuno, per poi girare a sinistra. Ma, appunto, per ora si tratta solo di ipotesi: starà alle forze dell’ordine stabilire l’esatta dinamica dell’accaduto.

L’arrivo dei parenti

Sul posto è arrivato dopo pochi minuti anche il marito, Cesare Pelucchi, e a distanza di tempo anche i due figli Paola e Andrea. Tutti in lacrime e comprensibilmente scossi per l’accaduto. L’appartamento in cui abitava la donna, classe 1942, insieme al marito si trova all’ultimo piano della palazzina al civico 104C, sopra il tabaccaio di via san Bernardino e di fronte alla gelateria «Arcobaleno». I titolari di entrambi i negozi vedevano spesso la signora camminare per la via, senza però averla conosciuta personalmente.

Fino alla tarda serata di lunedì, i funerali della signora non erano ancora stati fissati.

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