Treni promossi, niente bonus in agosto.
Ma sparisce il report con tutti i disservizi

IL BILANCIO. Il risarcimento previsto solo per due linee non bergamasche: la Lecco-Molteno-Como e la Alessandria-Mortara-Milano. Trenord: ma nuova campagna su come chiedere l’indennizzo.

I treni bergamaschi ad agosto? Promossi. O almeno è così, stando al responso dei calcoli di Trenord per l’assegnazione del bonus pendolari: come già a luglio, nessuna delle otto direttrici che attraversano la Bergamasca ha maturato disservizi tali da far scattare l’indennizzo per gli abbonati.

Succede solo se, durante il mese, la somma delle corse con ritardi di almeno un quarto d’ora e di quelle soppresse (parzialmente o totalmente) supera il 10% del totale dei treni programmati su quella tratta. Non è stato così, e in generale, basandosi su tali conteggi, nell’intera Lombardia il «risarcimento» è stato attivato solo per due direttrici su 39: la Lecco-Molteno-Como e la Alessandria-Mortara-Milano.

Qual è stata la performance delle linee

Difficile saperlo, perché il consueto report mensile è «sparito». Fino al rendiconto di luglio (pubblicato a settembre, perché c’è sempre una certa latenza dovuta all’elaborazione dei risultati), Trenord rendeva disponibile sul proprio sito – nella sezione dedicata al bonus pendolari – un prospetto completo e dettagliato su tutte le direttrici: per ciascuna era indicato il totale dei treni programmati, il numero di quelli con ritardo oltre i 15 minuti, il numero di quelli totalmente o parzialmente soppressi e quindi la percentuale dei disservizi, indipendentemente dallo sforamento o meno della soglia che determina il ristoro.

Adesso, a partire dal «bilancio» di agosto (diffuso a ottobre), quel documento è sparito: l’azienda si è limitata a un testo con le direttrici che hanno diritto al bonus e le motivazioni principali dei disagi registrati su tali linee, senza più alcuna informazione relativa alle linee non oggetto di bonus. Tra l’altro la scelta è anche retroattiva: sono infatti scomparsi i report da luglio 2024 a luglio 2025, sostituiti dal semplice elenco (senza dati) delle tratte meritevoli del risarcimento.

Ai fini dell’ottenimento del bonus, niente cambia

Viene però meno, per il cittadino, la possibilità di consultare in maniera pubblica e semplice l’efficienza di un mezzo di trasporto utilizzato ogni giorno da circa 800mila lombardi, visto che da quelle tabelle si poteva conoscere la frequenza dei disservizi e – comparando mesi diversi – pure cogliere eventuali miglioramenti o peggioramenti del servizio.

Da Trenord confermano il cambio nelle modalità di pubblicazione di questi prospetti, pur senza esplicitare una motivazione: si mantiene comunque una comunicazione mensile delle linee che hanno oltrepassato la soglia del 10% di servizio non regolare. In questi giorni, fanno sapere dall’azienda, Trenord ha avviato una nuova campagna pubblicitaria per ricordare all’utenza che è possibile richiedere l’indennizzo.

Bonus a domanda non più automatico

Questo perché, come noto, da aprile 2024 l’indennizzo non è più automatico, ma a domanda: prima, con le vecchie regole, per le linee «beneficiarie» del bonus venivano direttamente messi in vendita degli abbonamenti a prezzo scontato; ora, viceversa, quando scatta il bonus gli abbonati devono presentare una richiesta. «L’indennizzo – specifica il sito della società di gestione del servizio ferroviario lombardo – viene riconosciuto su richiesta del viaggiatore che è in possesso di un abbonamento valido per la direttrice e nel periodo oggetto di indennizzo. Si può inoltrare richiesta online su trenord.it, tramite l’area personale, entro 12 mesi dalla pubblicazione dell’elenco». Il pendolare riceverà così un voucher da utilizzare per acquisti su trenord.it e malpensaexpress.it entro 12 mesi dall’emissione.

Tra l’altro, gli indennizzi del periodo luglio 2024-gennaio 2025 sono stati recentemente ricalcolati secondo le indicazioni dell’Autorità di regolazione dei trasporti (comprendendo anche le corse parzialmente soppresse, e non soltanto quelle totalmente cancellate): sul sito di Trenord è stato pubblicato l’elenco aggiornato, ci sarà tempo sino a ottobre 2026 per inoltrare eventuali nuove richieste.

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