(Foto di Colleoni)
VIOLENZA DI GENERE. A Daste la testimonianza dell’associazione attiva in via Carlo Alberto. «Spazio d’aiuto, ma serve consapevolezza». Oggi in città le iniziative per il 25 novembre.
«Il nostro centro ha in carico una media di 50 uomini all’anno e in sette anni di presenza in città abbiamo ricevuto 329 richieste di aiuto da parte di uomini maltrattanti». Così Silvia Dradi e Arturo Rota, operatori del centro «La Svolta», hanno fatto luce su quanto sia consistente anche a Bergamo il fenomeno della violenza di genere.
Il talk a Daste è uno degli appuntamento clou del Festival Linea, una tre giorni promossa da Generazioni Fa, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una rassegna che vuole essere uno spazio d’incontro per condividere i temi della relazione, dei linguaggi, delle trasformazioni sociali e della lotta alle discriminazioni e alla violenza di genere.
E che martedì ha permesso di approfondire le attività del centro «La Svolta» di via Carlo Alberto, a Colognola, associazione di volontariato promossa e sostenuta dall’associazione «Aiuto donna - Centro anti-violenza Bergamo». «Da noi arrivano uomini che hanno compiuto violenza all’interno di una relazione – hanno spiegato Silvia Dradi e Arturo Rota –. Il primo uomo che sette anni fa si è presentato da noi l’ha fatto in modo spontaneo ed era grato perché finalmente aveva trovato uno spazio per ricevere un aiuto. Oggi, dopo l’approvazione della legge del novembre 2023, che rafforza la tutela delle vittime di violenza sulle donne e violenza domestica, l’85% degli uomini che arrivano da noi sono soprattutto uomini che hanno ricevuto una condanna e che beneficiano della sospensione della pena a patto che facciano un percorso di recupero. Abbiamo anche una collaborazione con la Questura di Bergamo, che ci invia chi ha ricevuto un ammonimento e dunque un invito a frequentare il nostro percorso. Ci sono poi gli invii fatti dai servizi territoriali e anche una piccola parte di uomini che si rivolgono a noi spontaneamente perché hanno raggiunto la consapevolezza di quanto i loro comportamenti siano violenti».
E la parola chiave del percorso è proprio la consapevolezza: «È questo il primo passo per contrastare la violenza di genere – hanno ribadito Dradi e Rota –. Non è cosa facile da raggiungere da parte di chi la violenza la agisce, a volte ci vogliono dei mesi anche solo per prendere atto del proprio comportamento violento».
Le iniziative per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, hanno mobilitato anche le Reti di quartiere, a partire da quello di Borgo Palazzo dove fino a venerdì diversi luoghi diventano palcoscenico di gesti simbolici e azioni partecipate, come la ritinteggiatura della panchina rossa in piazza Sant’Anna, la distribuzione di rose rosse e poesie nei negozi, realizzata dalle alunne e dagli alunni della scuola primaria Ghisleri, il laboratorio di «scarpette rosse» in stile origami per le classi terze della scuola e le letture per bambine e bambini allo Spazio Coter. Nella giornata di domani invece è in programma una camminata con partenza dalla fermata Teb di Borgo Palazzo, per deporre un fiore sulle panchine rosse della città.
Ancora per la giornata le Reti di quartiere di San Tomaso e Carnovali, con la Cooperativa Ruah, propongono una mattinata di camminate nei quartieri per raggiungere, alle 11, via San Bernardino 77, davanti a Casa Amadei, la struttura di prima accoglienza gestita dalla Cooperativa Ruah in collaborazione con la Caritas Diocesana. dove ci saranno letture ad alta voce dei bambini e delle bambine delle scuole, brevi video sul tema e attività di colorazione e scrittura sui marciapiedi, per lasciare una traccia di forza e speranza.
Per sensibilizzare la cittadinanza in occasione del 25 novembre, il Consiglio delle Donne ha voluto diffondere una cartolina digitale, per promuovere un messaggio di solidarietà e di impegno quotidiano, sottolineando l’importanza cruciale del rispetto e dell’educazione per combattere la violenza contro le donne.
Accanto alle realtà sociali e culturali, anche Inps Lombardia che, su impulso del Comitato unico di garanzia e della Direzione generale, ha promosso sempre per la giornata di oggi una serie di iniziative a partire dall’apertura dello Sportello Rosa, dalle 10 alle 12, per orientare le cittadine sulle tutele disponibili, all’illuminazione in rosso degli ingressi delle sedi Inps, all’installazione del «Posto occupato» negli Urp, dedicato alle donne a cui la violenza ha tolto la vita.
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