Velocità e uso dei telefonini alla guida. «A Bergamo intensificati i controlli»

PREVENZIONE. Nella ricetta della polizia locale di Bergamo per ridurre gli incidenti stradali, sono questi gli ingredienti principali.

«È una missione a cui dedichiamo grande attenzione – commenta Gabriella Messina, comandante del Corpo di via Coghetti –. In questi anni ci siamo focalizzati molto sulla prevenzione, anche attraverso attività di sensibilizzazione ed educazione con i giovani, e sui controlli». Lo raccontano i numeri recenti: nel 2023 sono state 366 le patenti ritirate (una al giorno, in sostanza), contro le 246 del 2022 e le 201 del 2021; quelle ritirate per eccesso di velocità, nel dettaglio, sono state 168 nel 2023 contro le 100 del 2022 e le 77 del 2021. Di conseguenza, crescono anche i punti decurtati: dagli 8.516 del 2021 si è arrivati ai 16.117 del 2023 (quasi raddoppiati), intervallati dai 15.307 del 2022. All’attenzione ci sono i principali fattori che possono portare agli incidenti: «I controlli principali riguardano la velocità, l’uso dei telefonini, l’equipaggiamento dei veicoli a due ruote, la caratteristiche dei mezzi pesanti – spiega Messina –: sono controlli sia sui mezzi sia sui conducenti finalizzati a prevenire incidenti o verificare condotte inappropriate».

Al telefonino

Tra le sanzioni più connesse all’incidentalità spiccano le 649 per eccesso di velocità comminate nel 2023 (contro le 356 del 2022 e le 102 del 2021) e le 109 per guida in stato di ebbrezza (rispetto alle 92 del 2022 e alle 48 del 2021). Soprattutto, si è intensificato il contrasto all’uso del telefonino mentre si guida: «I controlli sono diventati più efficaci grazie all’uso dell’auto civetta», ricorda la comandante. Allo stesso tempo, l’attività di rilevazione degli incidenti e l’uso dei dati contribuiscono a migliorare la sicurezza stradale: «Nell’ambito delle verifiche sulle zone e sugli incroci con un numero elevato di incidenti – aggiunge Messina – ci confrontiamo con l’Ufficio Mobilità del Comune per valutare eventuali accorgimenti».

Educare alla guida corretta

Sull’altro versante c’è l’educazione a una guida corretta: «Abbiamo gruppi di colleghi che svolgono attività di formazione nelle scuole superiori – aggiunge Messina – e vari altri progetti, come il percorso “Una lezione di vita” all’ospedale Papa Giovanni e le attività all’interno di BergamoScienza».

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