«Via Novelli l’area più controllata della città ma certi eventi sono imprevedibili»

Cosa ha scatenato una reazione tanto violenta in un quasi ventenne senza precedenti? Il prefetto Enrico Ricci e il questore Maurizio Auriemma hanno convocato lunedì 9 agosto un vertice per fare il punto sulla dinamica del tragico evento che, in pieno centro, ha sconvolto l’ora del pranzo di quella che doveva essere una tranquilla domenica d’agosto.

In attesa di ricostruire meglio l’episodio, che colpisce per l’efferatezza e la rapidità d’azione, le istituzioni si interrogano. Senza escludere di poter rivedere le strategie di intervento in un periodo, quello estivo, che vede aumentare il passaggio in zona stazione.

Più fronti

Via Novelli, infatti, è in quel quadrilatero da mesi sotto i riflettori del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Raddoppiati i controlli, moltiplicati gli interventi da parte del Comune (non solo con la polizia locale, ma anche di arredo urbano per evitare assembramenti all’infopoint, e non ultima l’ordinanza che vieta il consumo di alcolici), l’area continua però a essere in balia di frequentazioni poco raccomandabili. Non ci sono evidenti collegamenti, ma è inevitabile che l’omicidio in pieno giorno riporti alla ribalta il tema del presidio di piazzale Marconi e dintorni, una spina nel fianco per Palafrizzoni. Anche se domenica nessuno ha voluto sollevare polemiche (Lega compresa: il deputato Alberto Ribolla, sottolineando sui social «l’ennesimo gravissimo episodio di violenza in pieno centro», si è però limitato a esprimere «un pensiero per la famiglia della vittima»).

«Un omicidio in città colpisce, addolora e desta inevitabile preoccupazione – interviene il sindaco Giorgio Gori –. In particolare sconcerta la dinamica, avvenuta sotto gli occhi della moglie e dei bambini della vittima, ai quali va tutto il mio cordoglio, e per la giovane età dell’autore». Il sindaco non nasconde che «via Novelli è in una zona “difficile”, spesso associata a problemi di sicurezza, oggetto per questo di particolare e assidua vigilanza da parte delle forze dell’ordine e della polizia locale», ma distingue: «Nulla può giustificare un atto così efferato, che fa pensare piuttosto a un momento di follia». Anche il vicesindaco Sergio Gandi esprime vicinanza alle famiglie coinvolte: «Sia quella della vittima sia quello del ragazzo. È un dispiacere immenso», dice ammettendo di essere molto provato dalla notizia.

Per l’assessore alla Sicurezza «sembra una forzatura collegare un alterco arrivato per futili motivi al tragico epilogo alla situazione generale della zona», ma non si sottrae. «Non so più cosa inventarmi – confessa in un attimo di sconforto – perché davvero non si è mai visto uno sforzo così corale (da parte di Comune, Prefettura, Questura) per mettere al centro dell’attenzione questo pezzo di città. Ognuno sta facendo la sua parte».

I risultati sono anche arrivati, con l’incremento delle ore sul territorio della polizia locale e l’escalation di fermi e arresti. Su alcuni aspetti si potrebbe migliorare (ad esempio il controllo del consumo di alcol in zona, ora vietato da un’ordinanza ma sempre molto in circolazione), e i problemi restano.

«Cercheremo di fare di più, ma la situazione è complessa, è un’area in cui si concentrano più aspetti (emarginazione, spaccio, risse) – descrive Gandi –. Serve tempo, se non per cancellarli, almeno per ridimensionare questi fenomeni, come ad esempio è successo con i senza fissa dimora: i bivacchi sono stati smantellati, e alle Autolinee e all’Urban center c’è più ordine. Non c’è altro da fare che continuare a lavorare, lavorare, lavorare».

«Risposta tempestiva»

Quello che stanno facendo anche le forze dell’ordine. Prova ne è, sostengono questore e prefetto, «la tempestività della risposta, negli eventi piccoli e grandi». «Quel che è certo – commentano prefetto e questore – è che l’intervento da parte delle forze dell’ordine, anche nel caso dell’omicidio, è stato immediato, una risposta tempestiva che dimostra che ci siamo, soprattutto in zona stazione, l’area più presidiata della città, una priorità su cui stiamo concentrando grandi sforzi».

Sulla possibiltà di prevenire, però, le armi sono spuntate. «Una coltellata improvvisa è ben difficile da prevenire – spiega Enrico Ricci –. È difficile anticipare episodi di questo genere, ci vorrebbe un carabiniere o un poliziotto per ogni cittadino che passa in quell’area». Sulla stessa linea Auriemma: «Se potessimo profetizzare episodi di questo tipo con la sfera di cristallo, avremmo risolto tutto». Questore e prefetto insistono sul valore del piano di coordinamento del presidio territoriale, che vede in campo Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia locale , «per un articolato dispositivo di pattugliamento». «Servizi costanti, che stanno producendo risultati importanti, che abbiamo rendicontato di recente anche al Comune, con l’aumento dei numeri dei sequestri di stupefacenti, arresti e denunce, con una riduzione visibile del fenomeno».

Il questore fa notare anche che «in via Novelli c’è una stazione dei Carabinieri stabilmente presente» e chiarisce: «La pattuglia che presidia di notte l’area non è parcheggiata fissa in piazzale Marconi, ma gira, spostandosi anche verso il quartiere della Malpensata e nelle vie limitrofe».

Il periodo estivo

L’attenzione non calerà in questo periodo estivo. «Anzi, con le vacanze – precisa il questore – la mobilità delle persone in zona stazione aumenta, così come i flussi turistici. A maggior ragione, quindi, certi presidi non possono restare scoperti d’estate».

Nel vertice di lunedì, quindi, non si esclude di prendere in considerazione un nuovo rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine nella zona . «È successo un fatto grave, un omicidio non è trascurabile – commenta il questore –, vedremo che elementi emergeranno dalle indagini, ma sarà giusto fare una nuova riflessione. Il servizio è stato rafforzato da poco, ma una nuova rilettura alla luce di quanto successo è giusto farla».

© RIPRODUZIONE RISERVATA