Ponte San Pietro, tour nel rifugio antiaereo

«BUNKER 1944». Il progetto propone un percorso sotterraneo tra storia, memoria e forti emozioni. Messaggio di pace. Domenica le visite guidate.

Domani e domenica aprono eccezionalmente al pubblico con visite guidate i bunker antiaerei della Seconda guerra mondiale di Ponte San Pietro, di Sesto San Giovanni (Mi) e quelli di Brescia. L’iniziativa, parte del progetto «Bunker 1944», organizzata con il contributo della Regione, è di In Lombardia e T-essere srl, in collaborazione con l’associazione Crespi d’Adda.

Il progetto ha l’obiettivo di recuperare, valorizzare, mettere in rete e rendere fruibili alcuni rifugi antiaerei della Lombardia per farli conoscere da vicino e provare a immedesimarsi in chi durante la guerra, tra paure, ansie e timori di perdere tutto, scendeva quei 120 gradini per raggiungere un luogo fatto di cemento armato, freddo, spoglio e sopravvivere ai bombardamenti. Visitare i rifugi antiaerei è fare un percorso sotterraneo tra storia, memoria, forti emozioni e suggestioni. Vuole essere soprattutto un messaggio di pace.

«Ci sono posti che, per fortuna – spiega Giorgio Ravasio, ideatore del progetto “Bunker 1944” e presidente dell’associazione Crespi d’Adda -, esistono soltanto nel nostro immaginario. E la comprensione che ne abbiamo è soltanto una proiezione parziale che non riesce minimamente a riconsegnarcene la percezione emotiva. Per questo motivo è necessario possederne fisicamente la conoscenza. Non leggerne, non ascoltarne il racconto, non osservarne le fotografie. È indispensabile andarci, materialmente. Entrarci. Occuparne lo spazio. Respirarne l’aria. Ascoltarne il silenzio. Lasciare che il luogo si faccia strada nella nostra anima. Soltanto così saremo in grado di comprenderne davvero il significato».

T-essere srl, con l’associazione Crespi d’Adda, intende far conoscere, valorizzare e promuovere luoghi, anche minori, di interesse storico per renderli vivi, fruibili e restituirli alla comunità, evitandone lo stato di degrado e abbandono. L’intento è quello di replicare il modello attuato con successo a Crespi d’Adda, oggi riconosciuto a livello nazionale e internazionale come modello virtuoso di gestione culturale, rigenerazione economica e progettualità continua.

I bunker da visitare e riaperti al pubblico sono stati per lo più costruiti in adiacenza di importanti fabbriche all’inizio degli anni ‘40 del secolo scorso per proteggere lavoratori e la popolazione civile dai bombardamenti degli Alleati: l’industria Breda di Milano, la Breda Meccanica Bresciana (oggi Leonardo), le acciaierie Dalmine. Il rifugio antiaereo di Dalmine è oggi chiuso per lavori. Tutti obiettivi militari sensibili e presi di mira dai bombardamenti alleati del 1944.

A Ponte San Pietro il bunker di piazza Libertà

La presenza sul territorio di un ponte ferroviario della linea Bergamo-Milano ha reso la cittadina obiettivo di bombardamenti da parte delle truppe alleate fra il 1944 ed il 1945, nel tentativo di bloccare le comunicazioni su questa tratta. A partire dal 1942 il Comune ha costruito, in vari punti della città, alcune strutture per la protezione della popolazione. Oltre ai rifugi casalinghi privati, i ricoveri pubblici principali erano quattro: quello di Casa Avogadro, uno scantinato attrezzato in via Garibaldi 9, quello delle scuole elementari di via Piave con struttura tubolare, il ricovero del Parco delle Rimembranze o del Famedio ed infine il ricovero del torrente Quisa. Esistevano inoltre alcune trincee paraschegge in vari punti della città.

Gli ingressi al rifugio sono situati tra piazza della Libertà e via Moioli. La struttura è stata costruita dall’impresa Sarmas di Ponte San Pietro. Le due gallerie, lunghe 60 metri, presentano all’imbocco robusti muri antisoffio. Il rifugio era dotato di servizi igienici. Alla fine della guerra, secondo testimonianze, il ricovero è stato utilizzato per circa due anni come magazzino della Cooperativa Legler, in attesa della ricostruzione della sede danneggiata dai bombardamenti. In programma tour guidati domenica alle 10, 11, 14, 15 e 16, con una durata di 60 minuti circa. Biglietto: 8 euro a persona. Prenotazione obbligatoria sul sito www.bunker1944.it.

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