
Cultura e Spettacoli / Valle Seriana
Lunedì 20 Ottobre 2025
Sacrae Scenae, vince il film sulla storia di Sant’Alfonso
FESTIVAL. «Il Santo di Carne» di Giuseppe Nuzzo si aggiudica il campanile d’oro della sesta edizione del concorso. «Un viaggio poetico raccontato in prima persona dal santo». Premi anche per i due bergamaschi Diego Percassi e Paolo Colleoni.

Ardesio
La vicenda terrena di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, raccontata da Giuseppe Nuzzo in «Il santo di carne», vince la sesta edizione di «Sacrae Scenae». La proclamazione il 19 ottobre pomeriggio al cineteatro dell’oratorio di Ardesio, al termine di tre giorni di proiezioni e momenti speciali del film festival internazionale dedicato alle devozioni popolari. Quasi tutti i registi selezionati dalla giuria presieduta da Nicola Bionda erano presenti. «In concorso – ha commentato soddisfatto l’ideatore della rassegna, Fabrizio Zucchelli – abbiamo avuto 19 pellicole, scelte tra le tante arrivate da tutto il mondo. In questi giorni abbiamo accolto persone da Germania e Brasile, oltre che Lazio, Sicilia e tutta la Lombardia». E, nella sezione «Territorio», sono state premiate due pellicole di bergamaschi.
Musica e proiezioni
Il 19 ottobre si sono tenute le ultime proiezioni e, alle 18, il concerto omaggio a Miles Davis con Fabio Brignoli (tromba) e Francesco Chebat (pianoforte). Poi, sotto la regia di Roberto Gualdi, a cui gli organizzatori di «Vivi Ardesio» hanno affidato la direzione artistica con l’Associazione Cinema e Arte, i riflettori si sono accesi sui protagonisti di questa ben riuscita edizione. Per culminare con la consegna a «Il santo di carne» del «Campanile d’oro» da parte dell’onorevole Rebecca Frassini, del sindaco Yvan Caccia, di Giovanni Maggioni, vice presidente, e Duillio Baggi, consigliere di Bcc Milano, main partner del festival.
La motivazione
Nuzzo propone indagini storiche, testimonianze e ricostruzioni su Sant’Alfonso, autore del canto «Tu scendi dalle stelle». Si legge nella motivazione della giuria: «Figura fondamentale per la fede e la cultura non solo del nostro Paese, l’opera riesce a dipanare le innumerevoli sfaccettature di una personalità così completa e divisa tra arte, musica e teologia, guidandoci in un viaggio poetico raccontato in prima persona dal santo».
Doppio riconoscimento
Ben due i premi per Fabio Segatori (vincitore dell’edizione numero 1) e il suo «Padre dall’Oglio». A cominciare dalla menzione speciale con «Campanile d’argento» della giuria del festival, perché «questo film è un impegno concreto a mantenere viva la memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita a un progetto di fede e di cui, dal suo sequestro avvenuto nel 2013, non si hanno più notizie». E poi il Premio della Giuria popolare: «Ci conduce nel cuore di una missione che è dialogo, accoglienza e testimonianza».
Le opere bergamasche
I registi della Valle Seriana premiati sono Diego Percassi e Paolo Colleoni. Al primo la menzione speciale con «Campanile d’argento» per «La Veste della fratellanza», 25 minuti dedicati al «vero senso dell’appartenenza a una comunità e a una tradizione centenaria come quella della Confraternita del Santissimo Sacramento di Clusone», rileva la giuria. Il secondo ha vinto la sezione «Territorio» con «Puer nomine Ardesio», una vicenda vera dei Richini, bresciani di Piancogno, devoti alla Madonna delle Grazie e che, per un voto, hanno chiamato Ardesio il terzo figlio. Un folta delegazione dalla Valle Camonica sabato ha assistito alla proiezione e lo stesso Ardesio Richini dal palco si è detto orgoglioso del film. Per la giuria popolare presieduta da Umberto Zanoletti, «delicatezza, semplicità e intensità sono i caratteri della narrazione», «un’opera che commuove, illumina e invita a custodire ciò che è prezioso, celebrando la forza della fede».
Menzioni e cineteca
Alla presenza di autorità e sostenitori di «Sacrae Scenae», tra cui la parrocchia, e i presidenti di «Vivi Ardesio» Simone Bonetti e della Pro loco Cristiana Verzeroli, sono stati premiati anche «Sul dorso della folla» di Martina Giannone (menzione speciale con «Campanile d’argento») e, nella sezione «La Speranza come orizzonte di vita», «The most beautiful smile in the world» della tedesca Sophia Albrecht. Chiuso il festival, i riflettori rimarranno accesi, per sviluppare la cineteca con già oltre 220 pellicole, la possibilità di portare in scuole e oratori le proiezioni e, in collaborazione con la Diocesi, la presenza alla rassegna «Teatro e cinema del Sacro». «La pellicola vincitrice nel 2024, “Padre Pio - Tornerò tra cent’anni” di Luigi Ferraiuolo – ha spiegato il direttore dell’Ufficio beni culturali, don Davide Rota Conti – verrà proiettata al Lottagono di Bergamo il 13 novembre alle 20,45».
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