Il piacere di leggere / Bergamo Città
Mercoledì 31 Dicembre 2025
La meraviglia attorno a noi che accende la speranza
TENDENZE. Mentre ci troviamo immersi in un clima di smarrimento, incertezza e conflitti, la meraviglia resta una virtù rivoluzionaria.
Non è evasione, ma resistenza, uno sguardo che fa emergere la bellezza della vita anche fra le crepe del mondo. Parte da qui «Botanica della meraviglia» (Harper Collins), di Maura Gancitano e Andrea Colamedici, un testo che è insieme erbario e meditazione filosofica, mappa ed eredità spirituale.
Gli autori vanno in cerca delle esperienze culturali, l’incertezza si fa terreno fertile: ciò che appare inutile germoglia in forme ostinate di bellezza e conferma che è possibile continuare a creare senso e costruire comunità.
Invita alla stessa postura, capace di guardare nelle pieghe della realtà e di sognare un futuro migliore, «Che accada l’impossibile. Un viaggio interiore dalla disperazione alla speranza» (Mondadori) di Guidalberto Bormolini. Monaco e antropologo, Bormolini invita a ribellarsi ai «profeti di sventura» per ascoltare quelli di speranza. La fiducia, dice, è il seme che può ancora trasformare la paura in incontro, l’impossibile in vita nuova. La poesia raccoglie e amplifica questo stupore.
Ne «La fisica della meraviglia» (Bertoni Editore), Francesca Bottari indaga con i suoi versi le leggi invisibili dell’animo: la sempli cità come espressione risolta della complessità, l’ascolto come forma di conoscenza. In «Oggi la parola è meraviglia» (Pension Lepic, 2025), infine, quattro poeti di valore come Chiara Carminati, Bernard Friot, Susi Morgenstern e Vittoria Facchini celebrano l’incanto infantile in tre lingue e ricordano che meraviglia e lingua sono ponti verso l’altro. Coltivarle oggi significa continuare a credere nella possibilità di un mondo che fiorisce, anche tra le macerie.
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