
Cronaca / Isola e Valle San Martino
Martedì 20 Maggio 2025
Altro ponte sull’Adda, ecco le ipotesi: servono almeno 220 milioni
L’INCONTRO. Due scenari illustrati ai sindaci: all’altezza di San Gervasio-Cerro di Bottanuco o di Suisio-Medolago. In entrambi i casi, collegamenti con la viabilità esistente.

Non solo l’alternativa al ponte San Michele fra Calusco e Paderno. L’Isola ha bisogno di un nuovo ponte stradale sul fiume Adda, più «basso», che possa intercettare il traffico al momento concentrato sull’attraversamento fra Capriate e Trezzo, ormai ritenuto «al collasso». Dopo gli ultimi interventi di sistemazione, infatti, è stato vietato al passaggio dei camion con peso superiore alle 20 tonnellate.
Serve un nuovo ponte
Un nuovo viadotto aperto ai mezzi pesanti con peso maggiore (al momento costretti a entrare in autostrada) è quindi richiesto anche dal mondo degli autrasportatori. E la novità è che ora ci sono due ipotesi progettuali, del costo che oscilla fra i 220 e i 250 milioni di euro, presentate ai sindaci dell’area convocati nei giorni scorsi a Bergamo, nella sede della Regione.
All’incontro erano presenti l’assessore regionale alle infrastrutture Claudia Terzi, Gianantonio Arnoldi, amministratore delegato di Cal (Concessioni autostradali lombarde), la società che ha realizzato le ipotesi progettuali, e il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi. Oltre ai Comuni di Capriate, Bottanuco, Terno d’Isola e Bonate Sotto (erano stati invitati ma non hanno potuto partecipare, i Comuni di Bonate Sopra, Medolago e Suisio).
Ipotesi 1: un ponte fra Capiate e Bottanuco
La prima ipotesi prevede un nuovo ponte fra San Gervasio, frazione di Capriate, e Cerro, frazione di Bottanuco. In questo caso il viadotto si inserirebbe nella stessa fascia territoriale dove era previsto il ponte della tratta D lunga dell’autostrada Pedemontana che, come ormai noto da tempo, non verrà realizzata. Nonostante ciò, sono ancora vigenti i vincoli territoriali che erano stati disposti per il passaggio della Pedemontana. «E questo è il motivo – sostiene il sindaco di Capriate, Cristiano Esposito – per cui, a nostro avviso, questa è l’ipotesi più facilmente perseguibile. Ormai è da almeno 20 anni che stiamo parlando della necessità di un nuovo ponte senza che si sia poi mai riusciti ad andare nel concreto. Ora sembra che questa possibilità ci sia, quindi sarebbe meglio optare per l’ipotesi che richiede meno passaggi dal punto di vista burocratico». L’ipotesi progettuale entra anche nel merito dei possibili collegamenti stradali del nuovo ponte: sul fronte bergamasco alla provinciale 170 Rivierasca e alla provinciale 155 Ponte San Pietro-Capriate; sul Milanese al casello di Trezzo della A4.
Ipotesi 2: un ponte fra Suisio e Medolago
La seconda ipotesi progettuale consiste in un ponte sull’Adda fra Suisio e Medolago, nella fascia territoriale fra i due ambiti estrattivi del territorio, con però due diverse viabilità di collegamento. La prima, più «alta», contempla una strada che si connette ancora alla Rivierasca per poi, puntando verso nord, passare fra gli abitati di Terno d’Isola e Chignolo collegandosi prima alla provinciale 160 Terno -Madone e, poi, alla 166 a Terno da dove è possibile raggiungere la Briantea e l’Asse interurbano. La seconda, definita invece «media», prevede sempre un collegamento con la Rivierasca da cui poi parte una strada che, puntando verso sud, si collega alla provinciale 158 Bonate Sotto-Suisio per poi, alla fine, connettersi con la 155 Ponte San Pietro-Capriate all’altezza di Bonate Sotto. «Ogni nuova soluzione – commenta il sindaco di Terno, Gianluca Sala – rappresenta sicuramente un miglioramento dello status quo. Bisogna, però, prestare attenzione a non produrre nuovo traffico che poi potrebbe attraversare i nostri abitati. Bene quindi prevedere collegamenti con strade extraurbane». Quello dei giorni scorsi è stato solo un incontro preliminare a cui poi ne dovranno seguire altri di approfondimento.
Una volta individuata l’ipotesi ritenuta migliore, dovrà partire l’iter autorizzativo e la ricerca dei fondi, prima per la progettazione e poi per la realizzazione: «È presto ora esprimersi per l’una o l’altra ipotesi – conclude il sindaco di Bottanuco, Rossano Pirola –: troppo pochi gli elementi che abbiamo in mano. Per scegliere sarà innanzitutto fondamentale uno studio del traffico per capire le conseguenze sulla viabilità che ciascun ponte avrebbe sul nostro territorio».
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