Il degrado è alle spalle. L’«Isolotto» di Ponte San Pietro è tutto nuovo

LA RIQUALIFICAZIONE. Entro fine anno la conclusione dell’intervento da 1,7 milioni sull’area da 9 ettari.

Ponte San Pietro

Il primo impatto, ora, è quello degli operai che stanno realizzando la pavimentazione dell’accesso principale. Posano, in file parallele, le pietre di Berbenno. Le sbozzano, le posizionano e le livellano. Un lavoro di precisione e accuratezza che rende subito l’idea dell’attenzione rivolta all’intervento di riqualificazione dell’Isolotto, voluto dall’amministrazione comunale per creare un parco agricolo naturalistico ricreativo che si estende per circa 9 ettari. L’area è appunto quella dell’Isolotto: oggi una penisola delimitata dal fiume Brembo da un lato, dal torrente Quisa dall’altro e dalla loro confluenza a sud, ma, fino a larga parte del Novecento, una grande isola fluviale completamente circondata da due rami del Brembo. Quello che resta oggi è il vecchio alveo del fiume, dal Quisa al Brembo, e che verrà mantenuto per permettere, al torrente di confluire nel fiume in caso di esondazione senza creare allagamenti nel territorio circostante. L’area restante, invece, è suppergiù tutta oggetto di riqualificazione, con ruspe al lavoro e opere già concluse. Tutto nel rispetto del cronoprogramma, che prevede la fine dei lavori a dicembre.

Gli aspetti della riqualificazione

Quello che nascerà è comunque già chiaro, con i due ingressi all’area, in passato luogo di degrado che ne limitava le potenzialità di fruizione, ben visibili: uno pedonale su via Mozart, dove è prevista l’area gioco e fitness, e quello principale da via Isolotto. Dove, appunto è in corso la posa della pavimentazione. Già realizzati, invece, i muretti in pietra che dovranno limitare l’ingresso al parco. Un tempo l’accesso era libero. Conclusi i lavori, invece, l’accesso sarà regolamentato con dissuasori e telecamere di videosorveglianza, con accesso carrale e pedonale automatizzato per permettere il passaggio di mezzi di soccorso, forze dell’ordine e residenti. Sempre qui verranno posizionate le colonnine per la ricarica di bici elettriche e una fontanella, mentre è già pronta l’area belvedere, con sedute in pietra e vista sul fiume.

La nuova pavimentazione

Parte da qui il viaggio nell’Isolotto, attraverso un percorso ad anello di circa un chilometro che riporta al punto di partenza. Novanta metri di pavimentazione in ingresso e poi 700 metri di percorso ciclopedonale, dal centro abitato del paese fino alla nuova passerella sul Quisa e alla rete di percorsi ciclopedonali già esistenti sulla sponda sinistra del Brembo, in direzione sud. «Il nuovo percorso ciclopedonale, un tratto della Via di Sant’Alessandro che collegherà Bergamo a Milano – spiega Francesca Gerbelli, direttore dei lavori – è realizzato con pavimentazione in calcestre, nel rispetto del carattere naturale dei luoghi». A metà, all’altezza della Cascina Isolotto, si può scegliere se proseguire verso la nuova passerella sul Quisa, inaugurata nel 2022 dalle Amministrazioni di Ponte e Curno, o girare a sinistra e imboccare quello che è il vero gioiello dell’Isolotto: il nuovo camminamento in legno, leggermente rialzato rispetto al terreno e lungo 268 metri, fino al torrente Quisa, attraversando i prati aridi.

«L’obiettivo – interviene l’assessore all’Ecologia, Barbara Bertoletti – è stato quello di consentire la fruizione di quest’ambiente delicato senza comprometterne la fragilità. In primavera qui fioriscono orchidee spontanee e selvatiche, una rarità nel paesaggio bergamasco, e la passerella permette di attraversare i prati aridi senza calpestarli e, quindi, salvaguardandoli». Si può percorrere solo a piedi. Le biciclette devono essere portate a mano, con la cartellonistica che inviterà a non lasciare il sentiero, lungo il quale s’intravedono anche scoiattoli, coniglietti, lepri e tassi.

Il camminamento arriva fino alla vecchia passerella sul Quisa, di cui si possono ancora vedere alcune parti delle strutture originarie, che saranno in parte riqualificate. Da qui, dove verranno posizionate delle panchine, il giro prosegue lungo il sentiero già esistente, che costeggia il Quisa, ripulito e sistemato con la posa di pacciamatura per segnare il percorso in modo naturale, così come tutti quelli presenti nell’area.

Pensata anche un’area picnic

Poco prima del vecchio alveo del fiume Brembo, poi, un’area picnic, ma con divieto di barbecue. E si arriva all’area giochi e fitness che dà su via Mozart e che serve anche da presidio del territorio. Le ruspe sono al lavoro per sistemare il terreno, che sarà area verde. Le attrezzature sono già state posizionate in tre aree distinte: una per i più piccoli, con giochini e fiori parlanti; una per ragazzi fino a 12 anni, con una struttura di corde e pali per arrampicarsi, e la terza, per i più grandi, con attrezzature ginniche per esercizi fisici, allenamenti e calisthenics.

In tutti i casi, la pavimentazione sottostante sarà realizzata in calcestre. Non mancheranno tavoli da picnic, chaise longue in legno e un «selfie point» che affaccia sul Brembo. L’intervento è realizzato dalla Società Cooperativa Sociale Azalea Onlus di Lissone e dall’Azienda agricola Cattaneo di Valbrembo e segue a prime opere realizzate negli anni precedenti che hanno già cambiato percezione e frequentazione della zona.

Un progetto da 1.750.000 euro

Il costo è di 1.750.000 euro, di cui 750.000 stanziati dal Comune, mentre il milione restante coperto con un contributo regionale. «L’Isolotto – conclude il sindaco di Ponte, Matteo Macoli – è memoria storica della nostra comunità, snodo strategico dei percorsi pedonali e ciclabili, habitat botanico rarissimo, gioiello di biodiversità, area tutelata da vivere, scoprire e rispettare».

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