«Il nostro miracolo di Natale, con i gemellini siamo diventati in dieci in famiglia»

LA STORIA. Nicole Gambirasio, 34 anni, di Sotto il Monte, ha appena partorito Pietro e Gabriele, gli ultimi arrivati a casa Morotti. Con il marito Massimo gestisce una pasticceria. «Non sono una donna bionica, sappiamo anche chiedere aiuto»,

Si chiamano Pietro e Gabriele e sono gli ultimi arrivati a casa Morotti, a Sotto il Monte. Una famiglia numerosa quella di mamma Nicole Gambirasio e papà Massimo, ma che venerdì 5 dicembre, con l’arrivo dei due gemellini, si è allargata accogliendo nuova vita e nuovo amore: «Un miracolo – racconta Nicole –. Fin da quando c’eravamo fidanzati, il nostro desiderio era quello di avere almeno sei figli, di cui una coppia di gemelli. Con Pietro e Gabriele siamo arrivati a 8 e siamo felicissimi. Non abbiamo familiarità per i gemelli quindi sapevamo che sarebbe stato difficile se non impossibile per cui quando l’abbiamo scoperto è stata una bellissima sorpresa. Per noi è il nostro miracolo di Natale. Una gioia immensa. Non ci sono altre parole per definirla».

Quest’anno tra la tavola ben apparecchiata, le lasagne di mamma Nicole, i casoncelli della nonna bis e i regali da scartare tutti insieme nell’intimità della propria casa, ci saranno nuove guanciotte da accarezzare e piccole manine da stringere

Saranno feste dal sapore particolare quelle in arrivo. Quest’anno tra la tavola ben apparecchiata, le lasagne di mamma Nicole, i casoncelli della nonna bis e i regali da scartare tutti insieme nell’intimità della propria casa, ci saranno nuove guanciotte da accarezzare e piccole manine da stringere.

La famiglia di Nicole è un piccolo mondo d’amore e richiama alla mente le immagini della tradizione, dove ognuno aiuta l’altro, dove il frastuono è musica e il disordine armonia, dove ogni pezzo s’incastra alla perfezione con l’altro come in un grande puzzle e dove si riscopre il piacere di sedersi a tavola tutti insieme. Raccontarsi, ascoltarsi, capirsi. Tutti lì, attorno al tavolo con mamma e papà: Nikita 13 anni, Giacomo 10, Alessandro 8, Tommaso 6, Cristiano 4, la piccola Camilla che compirà due anni a gennaio e ora i gemellini. «È sicuramente il momento più bello – continua la neo mamma –. Lavorando riusciamo a farlo solo nel weekend, ma ce lo godiamo proprio››.

Pietro e Gabriele, due gemellini eterozigoti, sono nati il 5 dicembre alle 11 con un cesareo programmato. Alla nascita entrambi erano lunghi 47 centimetri per due chili e mezzo di tenerezza

Nicole, 34 anni, originaria di Sotto il Monte, e Massimo, 46, di Barzana, 5 anni fa hanno avviato una loro attività a Presezzo. Prima il forno in via Vittorio Veneto, con una piccola rivendita che hanno chiuso due anni fa per aprire una caffetteria, bar, pasticceria artigianale in piazza Foglieni. Nicole ci ha lavorato fino all’ultimo giorno prima del parto: ‹‹In gravidanza ho evitato il turno notturno, ma fortunatamente sono sempre stata bene e quindi, dopo aver accompagnato i bambini a scuola, sono sempre andata in pasticceria. Non ho smesso un giorno di lavorare››. E nonostante l’ingombro del pancione, al nono mese di gravidanza glassava panettoni, preparava biscotti di Natale e, al bisogno, effettuava pure le consegne.

Le giornate tipo

Pietro e Gabriele, due gemellini eterozigoti, sono nati il 5 dicembre alle 11 con un cesareo programmato. Alla nascita entrambi erano lunghi 47 centimetri per due chili e mezzo di tenerezza. «Sono un mix di caratteristiche e tratti dei loro fratelli e sorelle. Sono bellissimi e pure bravi. Probabilmente sono stati travolti dal rumore di casa e, capendo subito di essere arrivati una famiglia “incasinata”, hanno deciso di esserlo – dice sorridendo Nicole -. Quando sono tornata a casa dall’ospedale erano tutti eccitati per l’arrivo dei fratellini. La prima notte ero un po’ preoccupata perché due figli così piccoli insieme non li avevo mai gestiti, ma è andata benissimo. Rispetto agli altri, ho vissuto questo rientro con maggiore tranquillità. Il primo giorno è volato perché abbiamo dovuto recuperare i compiti di scuola arretrati, ma mi sento davvero molto serena. I bambini sono molto collaborativi. Anche loro attendevano due gemellini da tempo».

Scorrono così le giornate in famiglia, tra un impegno e un altro, con Nicole che, quando lavora, accompagna i figli a scuola e la piccola Camilla al nido, corre in pasticceria e rientra a mezzogiorno, giusto in tempo per andarli a riprendere. E il pomeriggio si dedica a loro.

Non solo i compiti, perché se c’è tempo si preparano pizza o biscotti, rigorosamente fatti in casa. Sono tutti modi per stare insieme. «Il nostro è un dolce regime militare. Tutti sanno cosa devono fare. I miei figli e le mie figlie hanno imparato presto a essere autonomi. Sono andati tutti al nido perché io sono convinta che i bambini debbano stare con i pari età e questo li ha aiutati molto a diventarlo. Si vestono e si preparano da soli. Si aiutano molto tra di loro. I più grandi aiutano i più piccoli. Nikita è un punto di riferimento per tutti. A lei è sempre piaciuto prendersi cura dei fratelli e coccolarli. Ha un istinto materno e loro l’adorano. I miei figli, comunque, cercano sempre di cavarsela in qualche modo da soli, ma sanno che possono sempre contare su mamma e papà. Non è un’imposizione come si potrebbe pensare. Quella di essere autonomi è una loro scelta».

«Il silenzio? Non siamo abituati»

Perché Nicole cerca di esserci sempre per tutti, con quell’amore che solo una mamma sa come moltiplicare all’arrivo di ogni figlio per ridistribuirlo su ognuno di loro allo stesso modo, evitando così d’innescare gelosie.

«Le attenzioni devono esserci sempre e per tutti perché ognuno, se pur in modo diverso, ne ha bisogno. La piccola Camilla quando sono arrivata a casa con i gemellini li ha voluti prendere in braccio e li ha accarezzati. Sa che mamma ora deve occuparsi anche di loro, ma sa altrettanto bene che non mancherà mai nulla in termini di affetto nemmeno a lei». Che è la coccolona di casa, con i suoi occhioni e i suoi riccioli biondi. E questo vale per tutti.

«Non sono una donna bionica, ma semplicemente una donna e una moglie innamorata e orgogliosa della sua grande famiglia. Mi dimentico tante cose, ma sicuramente ricordo le più importanti. Faccio quello che posso e cerco di fare anche quello che non posso. Cerchiamo di arrangiarci da soli, però, al bisogno sappiamo di poter contare anche sulle nostre famiglie»

Non una famiglia senza difficoltà, ma una famiglia che sa unirsi per affrontarle tutti insieme, contando sulla collaborazione di ognuno: «La più grande è quella di riuscire a incastrare tutti gli impegni, spesso perfino di ricordarseli – conclude Nicole -. Non sono una donna bionica, ma semplicemente una donna e una moglie innamorata e orgogliosa della sua grande famiglia. Mi dimentico tante cose, ma sicuramente ricordo le più importanti. Faccio quello che posso e cerco di fare anche quello che non posso. Cerchiamo di arrangiarci da soli, però, al bisogno sappiamo di poter contare anche sulle nostre famiglie e su altri genitori che mi aiutano con le attività sportive dei miei figli, perché non sarei in grado di seguire anche quelle. Ma sono certa che un giorno ci mancherà tutto questo: gli impegni, le fatiche, il disordine e tutto questo rumore, perché al silenzio non siamo più abituati, così come gli abbracci e le tante risate››. Quello che, invece, resterà sempre è la bellezza di una famiglia che cresce e si ama senza mai fermarsi.

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