«Ilaria era piena di vita». Il dolore di Locate per la 21enne morta nel Bresciano

Il ricordo Le parole commosse del fratello Davide, la grande passione per la lettura di Ilaria, morta in un incidente stradale nel Bresciano nel primo pomeriggio di lunedì 11 aprile. La ragazza, che viveva a Locate con la famiglia, avrebbe compiuto i 22 anni il 28 aprile.

«Era la sorella migliore del mondo». Scoppia in lacrime Davide Santini, il fratello diciannovenne di Ilaria, rimasto nella villetta a schiera di via don Foiadelli a Locate ad attendere notizie, mentre i genitori e il fratello maggiore Nicola, 25 anni, hanno raggiunto l’ospedale di Esine. «Non sapevo che fosse andata in Valcamonica, è partita quando io ero già a scuola - spiega Davide, che frequenta il quarto anno dell’istituto Betty Ambiveri di Bergamo -. Quando sono tornato ho visto che non c’era la 500, ho pensato che l’avesse presa perché aveva un impegno».

Ilaria avrebbe compiuto i 22 anni il 28 aprile. S’era diplomata all’istituto Mamoli di Bergamo, indirizzo socio-sanitario. «Le piacevano i bambini, avrebbe voluto tanto fare la maestra», dice Davide, mentre in giardino il cane Ben abbaia.

La giovane aveva lavorato per un certo periodo nella ditta del padre Sergio, la Omniproject snc, azienda di oleodinamica a Bonate Sopra. Ma non era quello il suo futuro, Ilaria l’aveva capito e dopo un po’ aveva lasciato. In questo periodo dava una mano in casa e divorava libri.

Tutta la comunità di Locate è scossa per il tragico incidente: lo schianto in cui ha perso la vita la giovane bergamasca si è verificato attorno alle 14,30 lungo la statale 42, a Ceto nel Bresciano, nei pressi dell’uscita che conduce a Capo di Ponte: con la sua Fiat 500 la ragazza si è scontrata frontalmente contro un tir.
Secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli agenti della Polizia stradale di Darfo Boario Terme, Ilaria, che viveva nella frazione di Locate, stava viaggiando diretta verso l’alta Valle Camonica.

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Lunedì sera erano ancora sconosciuti, anche alla famiglia, i motivi per cui Ilaria avesse raggiunto la Valcamonica. Non è escluso che volesse fare una gita e che si fosse portata con sé i suoi amati libri, lei che era appassionata di lettura.

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