Sotto il Monte, arrestato 49enne per due rapine in casa

IN PROVINCIA. Due rapine in poche settimane tra Villa d’Almè e Carvico: arrestato un 49enne di Sotto il Monte. A incastrarlo le telecamere e il riconoscimento delle vittime.

Sotto il Monte

I carabinieri della Stazione di Villa d’Almè, con il supporto dei colleghi di Calusco d’Adda, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 49enne italiano, residente a Sotto il Monte Giovanni XXIII, ritenuto responsabile di due rapine in abitazione commesse tra il 18 settembre e il 16 ottobre 2025 nei comuni di Villa d’Almè e Carvico.

Due episodi ravvicinati

In un caso, per garantirsi la fuga, avrebbe spintonato un’anziana vittima, facendola cadere a terra; nell’altro avrebbe minacciato la proprietaria con una pistola

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le modalità delle due rapine presentavano forti analogie. L’uomo, con il volto parzialmente coperto, si è introdotto all’interno di abitazioni private. In un caso, per garantirsi la fuga, avrebbe spintonato un’anziana vittima, facendola cadere a terra; nell’altro avrebbe minacciato la proprietaria con una pistola, risultata poi giocattolo.

Il bottino complessivo è risultato modesto – un anello d’oro e circa 60 euro in contanti – ma gli episodi hanno suscitato notevole allarme nella popolazione.

Le indagini e l’arresto

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo e condotte congiuntamente dai Carabinieri delle Stazioni territorialmente competenti, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato.

Determinanti si sono rivelati gli estratti dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, che hanno consentito di individuare il sospettato, poi riconosciuto anche dalle vittime attraverso un’individuazione fotografica.

I carabinieri hanno rintracciato e arrestato l’uomo. Durante la perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati una pistola giocattolo e un coltello. L’arrestato è stato trasferito al carcere di Bergamo.

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