Accumuli di grasso e acqua, serve
multidisciplinarità

L’INCONTRO. Di linfedema e lipedema se ne parlerà il prossimo 29 novembre nel corso di un convegno alla Casa di cura Palazzolo.

Sono patologie poco conosciute, croniche e progressive, ma capaci di impattare fortemente sulla salute e sulla qualità di vita dei pazienti. Linfedema e lipedema saranno al centro del congresso intersocietario organizzato per la mattina di sabato 29 novembre nella sala riunioni della Casa di cura Palazzolo di Bergamo (via San Bernardino 56) dalla Società italiana di medicina vascolare (Simv), dalla Società italiana di diagnostica vascolare (Sidv) e dalla Società italiana di microcircolazione (Sim), ma aperto anche alla partecipazione di pazienti e cittadini. L’obiettivo è infatti quello di condividere competenze, conoscenze ed esperienze, grazie al dialogo tra specialisti e medici di medicina generale, e rafforzare gli strumenti per indirizzare il paziente verso un percorso di cure adeguato.

«Il trattamento di linfedema e lipedema è complesso e necessita di una gestione multidisciplinare»

Le due malattie presentano delle specificità. Il linfedema è caratterizzato da un accumulo di liquidi in un distretto corporeo (più comunemente a livello delle gambe o delle braccia), e se non correttamente inquadrato peggiora progressivamente nel tempo. A differenza del linfedema, il lipedema è una patologia del tessuto adiposo, cronica e ingravescente, dolorosa e fortemente disabilitante, contraddistinta da un processo infiammatorio che promuove l’accumulo di grasso in molteplici distretti corporei, più frequentemente a carico degli arti inferiori: spesso non è riconosciuta come una patologia a se stante, ma generalmente confusa con l’obesità. A fronte di queste peculiarità, «il trattamento di linfedema e lipedema è complesso e necessita di una gestione multidisciplinare – si legge nel razionale del convegno -, perciò questo evento formativo è rivolto alla medicina del territorio, ai medici specialisti e agli operatori delle professioni sanitarie come farmacisti, fisioterapisti, infermieri, dietisti». Nelle diverse relazioni saranno toccati aspetti come l’ecocolordoppler per la diagnosi differenziale, la correlazione con la patologia trombotica, il ruolo del microcircolo, l’importanza della corretta alimentazione, mentre un focus specifico sarà riservato ad alcune figure professionali come il fisioterapista e il fisiatra: «Ci proponiamo di informare il territorio, i medici di medicina generale e gli operatori sanitari sull’eziopatogenesi, la clinica e i percorsi diagnostico-terapeutici di linfedema e lipedema, in modo da diffondere le conoscenze di base su tali patologie e fornire gli strumenti per identificarle e inviare i pazienti al percorso di cure adeguato». La mattinata si chiuderà con delle prove pratiche per fornire esempi concreti della diagnosi e del trattamento di queste patologie. I responsabili scientifici dell’iniziativa sono i medici Gabriele Alari, Marta Bolis, Roberto Caccia, Stefania Laura Calvisi e Anna Falanga; oltre alle società scientifiche, il congresso è patrocinato da Fondazione Artet, Associazione italiana pazienti anticoagulati-Bergamo e Ordine dei medici di Bergamo.

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