Gioco d’azzardo, sempre più giovani coinvolti. Due serate informative in Bergamasca

RISCHI E PREVENZIONE. Due serate informative con specialisti e operatori del territorio per parlare di rischi e servizi di supporto. In provincia si stimano 27.300 giocatori problematici e 62.800 a rischio tra gli adulti; tra i minorenni i numeri parlano di 952 giocatori problematici e 1.586 a rischio.

Informare, prevenire e sensibilizzare la cittadinanza sui rischi del gioco d’azzardo patologico. È con questo obiettivo che l’Asst Papa Giovanni XXIII, insieme ad Ats Bergamo, alla Cooperativa sociale Il piccolo principe, all’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona Valle Imagna e Villa d’Almè e agli Ambiti Territoriali Sociali Valle Brembana e Valle Imagna Villa d’Almè, organizza due serate aperte al pubblico.

Gli appuntamenti

Mercoledì 17 settembre, ore 17 – Sede dell’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona Valle Imagna Villa d’Almè, via Montale 24, Almenno San Bartolomeo.
Mercoledì 1° ottobre, ore 17 – Green House, via Locatelli 111, Zogno.

Durante gli incontri interverranno il Direttore del Distretto Valle Brembana, Valle Imagna e Villa d’Almè, gli operatori del SerD di Bergamo e i referenti degli Ambiti Sociali, impegnati quotidianamente nella prevenzione e nell’intercettazione precoce delle dipendenze.

In provincia si stimano 27.300 giocatori problematici e 62.800 a rischio tra gli adulti; tra i minorenni i numeri parlano di 952 giocatori problematici e 1.586 a rischio

Un fenomeno che riguarda anche i più giovani

Secondo la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, nel 2024 circa 1,5 milioni di studenti hanno dichiarato di aver giocato d’azzardo almeno una volta, con quasi 290 mila ragazzi già a rischio. Dati preoccupanti che trovano conferma anche nel monitoraggio di Ats Bergamo: in provincia si stimano 27.300 giocatori problematici e 62.800 a rischio tra gli adulti; tra i minorenni i numeri parlano di 952 giocatori problematici e 1.586 a rischio.

Le voci degli esperti

«Sono dati che non si possono ignorare – sottolinea Simonetta Cesa, Direttore Socio sanitario di Asst Papa Giovanni XXIII –. È fondamentale diffondere una cultura comune sul tema e considerare il gioco d’azzardo una vera e propria patologia da affrontare con strumenti specialistici». Per Laura Arizzi, Presidente dell’Ambito Sociale Valle Brembana, «il gioco d’azzardo non colpisce solo il singolo ma tutta la famiglia. Serve un’azione comunitaria di sensibilizzazione e orientamento verso i servizi».

Un concetto ribadito anche da Gianbattista Brioschi, Presidente dell’Ambito Valle Imagna Villa d’Almè: «Questi fenomeni spesso entrano in modo silenzioso nella vita delle persone. Prevenzione e rete tra istituzioni e comunità sono la chiave per affrontarli». Infine, Nicoletta Castelli, Direttore Sanitario di Ats Bergamo, richiama l’importanza del Piano Locale GAP: «Solo un lavoro intersettoriale che coinvolga scuole, aziende, enti locali e associazioni può prevenire la diffusione del fenomeno e intercettare i casi a rischio».

Partecipazione gratuita

Gli incontri sono liberi e gratuiti, aperti a cittadini, amministratori locali, operatori, volontari e rappresentanti delle realtà del territorio.

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