Bimbi ustionati, c’è un indagato: è il padre che ha versato il bioetanolo sul braciere

C’è un indagato per la vicenda degli otto ustionati alla scuola d’infanzia San Zeno di Osio Sopra. È il genitore che ha materialmente versato il bioetanolo sul braciere dove stavano cuocendo dei marshmallow durante l’attività di «orienteering»: il ritorno di fiamma ha investito tre genitori e 5 alunni, due dei quali sono ancora ricoverati in gravi condizioni. Il reato contestato è lesioni colpose gravissime, procedibile per querela. Querele al momento non risultano depositate; le parti offese hanno comunque a disposizione 90 giorni per poterlo fare.

In questa fase la Procura è comunque autorizzata a compiere accertamenti e a iscrivere nomi nel registro degli indagati, soprattutto in vista di accertamenti irripetibili durante i quali le persone individuate come presunti responsabili hanno la facoltà di nominare dei propri consulenti tecnici. Inoltre, potrebbe accadere che nel prosieguo delle indagini vengano configurati reati procedibili d’ufficio. Se fra tre mesi non risulterà depositata alcuna querela e se alla fine dell’inchiesta l’unico reato ravvisabile sarà quello di lesioni colpose gravissime, il pm Silvia Marchina dovrà chiedere l’archiviazione del fascicolo.

Le indagini continuano serrate in questi giorni e non è escluso che altri nomi vengano iscritti nel registro degli indagati. Carabinieri della Compagnia di Treviglio e del Nucleo investigativo di Bergamo stanno compiendo accertamenti e interrogando testimoni. I militari hanno anche acquisito numerosa documentazione negli uffici della scuola materna, tra cui materiale sull’organizzazione dell’attività di “orienteering” (la dirigente ha precisato fin da subito che l’utilizzo del fuoco non era consentito), le presenze e gli accessi alla scuola materna di lunedì 30 maggio, giorno dell’incidente. Anche i Vigili del fuoco sono al lavoro e stanno effettuando verifiche tecniche.