Brignano piange Debora Nisoli, morta a 26 anni nel tragico scontro frontale

LA TRAGEDIA. L’incidente mercoledì mattina sulla Provinciale a Soncino. La giovane, assistente sociale nel Bresciano, stava andando a lavorare. L’impatto con un camion che viaggiava nella direzione opposta.

Era sulla sua auto e si è scontrata frontalmente contro un camion con rimorchio che proveniva dalla direzione opposta, e per lei non c’è stato scampo. Così mercoledì mattina a Soncino, nel Cremonese, è morta Debora Nisoli, 26 anni, originaria di Brignano Gera d’Adda. Al momento del tragico incidente, accaduto pochi minuti dopo le 8, la ventiseienne era appena uscita da casa: da tempo, infatti, aveva lasciato l’abitazione familiare, l’azienda agricola «Nisoli» in via Cologno a Brignano, per trasferirsi in quella del compagno proprio a Soncino.

L’incidente

Lo schianto sulla strada provinciale 235 (chiamata tangenziale di Soncino) che porta a Orzinuovi quando in quella zona, da ore, stava piovendo copiosamente e questa potrebbe essere stata una delle cause dell’incidente. I rilievi sono stati effettuati dalla polizia stradale del distaccamento di Crema. Secondo una prima ricostruzione dei fatti Debora Nisoli, sulla sua Toyota Yaris, stava viaggiando in direzione Orzinuovi per recarsi al lavoro: faceva l’assistente sociale nel Bresciano. Il camion rimorchio, invece, che trasportava una macchina fresatrice dell’asfalto, proveniva dalla direzione opposta. A un certo punto, per cause ancora in fase di accertamento, i due mezzi sono venuti a scontrarsi frontalmente.

Uno dei due, per la pioggia o altre possibili cause come un malore o un momento di distrazione del conducente, avrebbe invaso la corsia opposta. Lo scontro è stato terribile: la Toyota Yaris della ventiseienne, completamente distrutta, è andata in testacoda per poi terminare la sua corsa contro il guardrail. Il camion invece ha proseguito la sua marcia senza controllo per alcune decine di metri fino a uscire di strada. È rimasto invece sulla carreggiata il rimorchio da cui però il carico si è ribaltato: la macchina fresatrice, infatti, è uscita dai suoi blocchi e si è rovesciata sull’asfalto. Fortunatamente nell’incidente non è rimasto coinvolto nessun altro mezzo.

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I soccorsi

A chiamare i soccorsi sono stati gli occupanti del camion: un uomo di 57 anni e il suo passeggero di 52. Entrambi sono rimasti feriti in maniera non grave e dopo lo scontro sono riusciti a uscire dalla cabina del mezzo pesante e a dirigersi verso la Toyota Yaris contro cui si erano appena scontrati. Nell’abitacolo dell’auto hanno visto Debora Nisoli che non dava segni di vita e così hanno subito lanciato l’allarme. Sul posto sono poco dopo intervenuti i soccorsi, con automedica e ambulanza: il medico però non ha potuto fare altro che constatare il decesso della donna, morta sul colpo.

La salma è stata poi composta all’obitorio di Cremona a disposizione dell’autorità giudiziaria. Per fare maggiore chiarezza sulle cause dell’incidente è probabile che il magistrato di turno disponga l’autopsia. La data dei funerali di Debora Nisoli non è quindi ancora stata fissata. Il conducente e il passeggero del camion, in evidente stato di choc per quanto accaduto, sono stati invece trasportati all’ospedale di Cremona: hanno riportato solo alcune contusioni alle gambe e, dopo essere stati medicati, sono stati dimessi. Agli agenti della polizia stradale il conducente ha testimoniato di essersi improvvisamente trovato di fronte la Toyota Yaris e di non aver potuto fare nulla per evitarla. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Cremona. Le operazioni per liberare la carreggiata della 235, chiusa per i rilievi, si sono rivelate particolarmente lunghe e complesse. Hanno richiesto molto tempo soprattutto le manovre per riportare in strada il camion e rimettere sul rimorchio la macchina fresatrice. I mezzi incidentati sono stati posti sotto sequestro. Lo schianto ha inoltre causato pesanti disagi al traffico. La circolazione è tornata alla normalità solo dopo le 15,30, ora in cui la tangenziale è stata riaperta.

Dolore a Brignano

La notizia della morte in un tragico incidente di Debora Nisoli ha fatto presto il giro di Brignano, lasciando tutta la comunità sotto choc. La famiglia della ventiseienne è molto conosciuta: gestisce, infatti, l’azienda agricola «Nisoli Emilio Matteo e Stefano» in via Cologno. Matteo è il papà della ventiseienne, che lascia la madre Chiara e la sorella più grande Elena. Nei bar e all’oratorio di Brignano mercoledì non si parlava d’altro. Molte le persone che descrivono Debora Nisoli come «una ragazza molto seria, riservata e discreta». La ventiseienne aveva un profilo Facebook e Instagram dai quali appare evidente la sua passione per i viaggi.

Grande era anche la passione che metteva per il suo lavoro: dal 2021 al 2022 aveva ricoperto il ruolo di assistente sociale al Comune di Antegnate, per poi lavorare a Romano per l’azienda consortile «Solidalia». Recentemente, invece, aveva vinto un concorso come assistente sociale nel Bresciano. Il sindaco di Antegnate, Maria Angela Riva, dipinge Debora Nisoli «come una persona semplice, buona, gentile, educata, molto professionale e legata al suo lavoro. Non oso immaginare il dolore che stanno provando i genitori». Mercoledì il parroco don Giuseppe Ferri si è recato in via Cologno per incontrare i famigliari: «Siamo dispiaciuti tantissimo – ha poi affermato –. Quanto accaduto è uno choc per tutta la nostra comunità»

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