Cimitero di Bergamo, svelate le lapidi in memoria delle vittime del bombardamento di Dalmine

L’INAUGURAZIONE. Il ricordo delle 54 vittime bergamasche del bombardamento di Dalmine del 6 luglio 1944.

Bergamo

Svelata al Cimitero Monumentale di Bergamo, la lapide dedicata alle 54 vittime del bombardamento di Dalmine avvenuto il 6 luglio 1944. Quel giorno due gruppi di bombardieri degli Alleati, decollati dalle basi in Campania e Puglia, sganciarono, alle 11.40 una serie di ordigni bellici sull’area dello stabilimento della Dalmine, sul villaggio industriale e sugli antichi borghi di Mariano, Sabbio e Sforzatica. L’incursione provocò 278 morti, circa 800 feriti, ingenti danni agli impianti e alle infrastrutture. Un bilancio tragico, che vide cinquantaquattro lavoratori originari di Bergamo, tra le vittime più numerose, facendo della Città il secondo centro più colpito dopo Dalmine stesso.

«Ricordare quanto accaduto in questo tragico evento è un atto doveroso per onorare le vittime e il loro sacrificio. Custodire la memoria significa difendere i valori della pace, della dignità del lavoro e della solidarietà tra le comunità». Commenta l’assessore ai servizi cimiteriali Giacomo Angeloni.

L’Amministrazione Comunale di Bergamo, a oltre ottant’anni di distanza dall’avvenimento, rende omaggio ai propri caduti dedicando loro una lapide commemorativa al Cimitero Monumentale cittadino, frutto dell’attività di ricerca d’archivio e di verifica dei dati anagrafici delle vittime condotta grazie alla collaborazione sinergica con l’Associazione Storica Dalminese ed il Gruppo F.M.L. ACLI di Boltiere, entrambi definiti enti promotori di ricerca e studio della storia di Dalmine. Le lapidi sono state realizzate e offerte dall’azienda Corti Marmi.

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