Con il tir a 134 all’ora, fermato camionista a Boltiere: multa di 5mila euro

Nei guai un autotrasportatore bulgaro diretto in Spagna. Dal cronotachigrafo emersi vari superamenti dei 90 km orari.

Non solo ha superato in più occasioni i limiti di velocità, ma spesso è andato oltre i 90 chilometri orari, di fatto sballando il cronotachigrafo, e raggiungendo un picco di ben 134 all’ora. Una velocità consistente, soprattutto se si pensa che il camionista bulgaro fermato mercoledì dalla polizia locale a Boltiere era al volante di un autoarticolato.

I dati della velocità sono emersi dal controllo del cronotachigrafo, effettuato dagli agenti del corpo intercomunale di Brembate, Capriate e Boltiere tramite l’utilizzo del dispositivo «Police controller». Il mezzo pesante è stato fermato per un controllo attorno alle 11 di mercoledì mattina, mentre percorreva l’ex statale 525 che attraversa l’abitato di Boltiere: il Tir, di proprietà di un’azienda di trasporti spagnola, aveva appena effettuato un carico in una ditta della zona ed era diretto ad Alicante, nel sudest della Spagna. In cabina due camionisti, entrambi bulgari.

L’analisi del cronotachigrafo ha fatto emergere diverse violazioni ai limiti di velocità, con un picco di ben 134 km/h

L’analisi del cronotachigrafo ha fatto emergere le violazioni ai limiti di velocità, avvenute anche in orari notturni. Il conducente del camion è stato così sanzionato con una multa di cinquemila euro, che ha dovuto pagare sul posto, essendo alla guida di un veicolo immatricolato all’estero (ma ottenendo uno sconto del 30% come previsto dal Codice della strada), per non incorrere nel fermo del veicolo.

«È stato uno dei controlli regolarmente effettuati nei confronti di autocarri sia italiani e stranieri per contrastare l’abusivismo nel settore dell’autotrasporto di merci su strada, applicando le sanzioni previste in caso di violazioni - sottolinea il comandante Manolo Peroni -. In particolare provvediamo a controllare il superamento dei limiti di velocità e il mancato rispetto dei periodi di guida e di riposo, oltre all’eventuale omissione delle previste pause e riposi giornalieri. Il controllo è legato a una serie di attività di potenziamento dei pattugliamenti stradali e del territorio per la sicurezza della circolazione sulle strade di competenza. Particolare attenzione è stata posta al controllo dei mezzi pesanti perché spesso coinvolti in incidenti, anche mortali, con gravi rischi per la sicurezza stradale».

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