«Fuori i tir dal centro»: Misano vuole la bretella
IL PROTOCOLLO. C’è l’intesa con Vailate per la nuova strada anti-traffico pesante. Servono almeno 1,5 milioni di euro.
L’obiettivo è chiaro e condiviso: portare i camion a transitare fuori dai rispettivi centri abitati. Ecco perché le amministrazioni comunali di Misano e di Vailate hanno approvato un protocollo d’intesa (che non vincola in alcun modo ma che dà un indirizzo politico preciso) per la realizzazione di una bretella sulla quale convogliare il passaggio del traffico pesante, un problema annoso che riguarda entrambi i paesi. La nuova strada, di collegamento fra la zona artigianale a nord-est del territorio comunale e la Sp 2, verrebbe realizzata interamente in territorio vailatese partendo dalla zona all’altezza dell’azienda Nicro per salire verso la provinciale e da lì collegarsi alla Rivoltana, su un’area ad est del centro abitato, a confine con il comune di Misano.
«Avere una strada del genere significherà preservare meglio le nostre strade ed incrementare la sicurezza della viabilità locale»
Caccia ai fondi
Misano che potrà beneficiare della sua realizzazione, in quanto la bretella permetterà al Comune della Bassa di deviare il traffico dei mezzi pesanti che transitano verso il proprio abitato urbano. Nell’ambito della costruzione della nuova arteria viaria, a Misano è previsto anche l’allargamento dell’ultimo tratto di via padre Giacinto Maestri, che va dall’intersezione di via Fornasette al confine con Vailate, per meglio sopportare il passaggio dei tir da quel punto. Risultato di colloqui e incontri avuti dalle due amministrazioni per arrivare ad un accordo comune, il protocollo d’intesa è stato siglato dai sindaci Andrea Trevisan (Vailate) e Ivan Tassi (Misano) in un momento in cui Vailate ha avviato la procedura per la revisione del proprio Piano di governo del territorio (Pgt), mentre Misano ha già adottato con delibera consiliare la variante generale al massimo strumento urbanistico. Si tratta ora, per i due enti, di partire alla ricerca di finanziamenti (servirà almeno un milione e mezzo di euro), che potranno essere comunitari, statali, regionali o locali, anche se, si legge nel testo del protocollo, «i Comuni non escludono di utilizzare anche propri mezzi di finanziamento a parziale copertura della spesa».
«Dirottare il traffico pesante»
«Questa nuova tangenzialina –spiega il sindaco Ivan Tassi– ci permetterà di dirottare tutto il traffico pesante fuori dal centro abitato. Ad esempio, un tir che arriva da Capralba e dall’Alto Cremasco oppure da Vailate ed è diretto sulla Rivoltana non passerà più da via Emanuele Carioni (una delle principali strade del territorio misanese) ma dalla bretella». La stessa cosa varrà «se il mezzo pesante arriva da Caravaggio ed è diretto verso sud: non entrerà più in via Emanuele Carioni ma verrà deviato sulla nuova viabilità vailatese. Questo – prosegue Tassi – ci consentirà quindi di istituire un divieto totale di transito dei mezzi pesanti dal centro abitato di Misano».
«Un’ottantina di tir al giorno»
A tal proposito, il primo cittadino sottolinea come «ad oggi la media giornaliera sia di un’ottantina di tir in transito da Misano, di cui solo il 2% diretti ad attività produttive insediate sul nostro territorio. Un’unica bretella in grado di servire due comuni significa anche risparmio di suolo e minore dispersione di fondi pubblici. Il rammarico è che questa progettazione avrebbe dovuto essere fatta anni fa. Trovo assurdo che nessuna amministrazione abbia mai previsto, in contemporanea con la nascita di nuove aree produttive, una viabilità alternativa, di sfogo, per il traffico pesante». Secondo Francesco Cerri, vicesindaco di Vailate, la bretella è «un’opera fondamentale per disciplinare il traffico pesante in transito da Vailate. Avere una strada del genere significherà preservare meglio le nostre strade ed incrementare la sicurezza della viabilità locale».
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